Aska: « “Milano Goodbye” viene concepita per tutte quelle persone che si sentono sole nella vita»

Aska, nome d’arte di Simone Scaccia, è un giovane artista romano, classe ’97, ricco di talento, con le idee già chiare e rappresenta il nuovo volto della musica italiana. In “Milano Goodbye”, suo ultimo singolo, Aska si dimostra artista eclettico e versatile, capace di raccontare e raccontarsi attraverso un testo profondo e non banale, malinconico e sentimentale, con un racconto della solitudine in prima persona, ma che non trascura la freschezza di un linguaggio tipica dei giovani artisti emergenti. Insomma, Aska è un artista a tutto tondo con tanto ancora da comunicare. Ed è lo stesso Aska a raccontare della sua musica, di “Milano Goodbye”, del suo passato e del suo futuro.

Ciao Simone, sei giovanissimo, ma già con le idee chiare. Cosa ci puoi raccontare di te?

«Ciao, intanto ci tenevo a dire grazie per l’opportunità di farci questa chiacchierata, mi fa sempre piacere parlare del progetto e della mia musica. Mi presento brevemente, mi chiamo Simone in arte ASKA, sono un artista di Roma, mi piace considerarmi una persona versatile e sempre pronta ai cambiamenti e cerco di trasferire questa mia continua ricerca anche in tutte le cose che faccio, soprattutto nell’ambito musicale dove sono sempre alla ricerca di nuove sfide e nuove sonorità su cui lavorare».

Aska è il tuo nome d’arte, ma come nasce?

«Nella mia comitiva, quando ero più giovane, dai miei amici venivo chiamato con l’abbreviativo del mio cognome che era: “A’sca” ed è proprio a forza di sentire quel soprannome, che è nato il mio nome d’arte, ASKA. In un certo senso, mi piace molto il mio nome d’arte perché mi ricorda sempre chi sono, da dove provengo, ma soprattutto dove voglio arrivare».

Cosa c’è nella tua musica di Aska e cosa c’è di Simone?

«Tramite l’osservazione della vita e degli eventi vissuti da me come persona, ASKA, prende spunto e mette nero su bianco ciò che sono le riflessioni fatte, cercando di far arrivare al pubblico le emozioni che provo.
Non sempre è stato facile gestire queste due personalità all’interno della mia vita, ma penso che negli ultimi anni sto lavorando per trovare un equilibrio sempre migliore e che ASKA e Simone siano sempre di più due facce della stessa medaglia, che cooperano e collaborano per un obiettivo comune».

Aska – Per gentile concessione dell’Ufficio Stampa

“Milano Goodbye” è il tuo ultimo singolo ed è una canzone autobiografica. Come mai hai sentito l’esigenza di raccontarti in questo brano?

«La scrittura di questo brano, nasce dall’esigenza di condividere uno stato d’animo di smarrimento e frustrazione che stavo vivendo in quel periodo della mia vita.
“Milano Goodbye” viene concepita per tutte quelle persone che si sentono sole nella vita che conducono e che pensano, forse sbagliando, che non ci sia una via di fuga, a tutti loro io dico che non sono soli e che come dico nel testo “Siamo forti solo se restiamo uniti”».

Il viaggio come metafora dell’esperienza e anche della crescita nonostante una situazione non felicissima…

«Assolutamente, molto spesso quando partiamo per un viaggio, che sia fisico o metafisico, ci troviamo in situazioni, che siano comode o scomode, sta di fatto che le affrontiamo senza nessuna preparazione ed è così anche nella vita, penso che la vita di ognuno sia il 20% ciò che ti accade e l’80% come lo vivi, quindi avere un giusto mindset anche quando le cose non vanno benissimo è fondamentale per arrivare sempre all’obiettivo».

Siamo una forza, solo se restiamo uniti” anche se non sembra, nel testo troviamo diversi spunti d’amore o comunque affettivi, che non diventano tema principale ma rimangono quasi marginali in un brano profondo e autobiografico. Possiamo quindi definire questa canzone completa, dove tra interpretazione, musica, testo e immaginario, non manca nulla?

«Sicuramente all’interno di Milano Goodbye ci sono tanti elementi che possono rendere l’ascolto vario e mai scontato, caratteristica che cerco sempre di inserire all’interno dei miei brani.
Parlando dei rapporti interpersonali, Milano Goodbye sicuramente parla anche del mio rapporto con le altre persone, ma come hai ben detto, principalmente è un pezzo autobiografico che parla più di me che degli altri.
Questo brano principalmente cerca di trasmettere i miei pensieri, le mie paure e le sensazioni provate in determinate situazioni, che poi in queste situazioni siano coinvolte anche altre persone è quasi inevitabile, tutta la nostra vita si basa sulle connessioni esterne, ma questa volta il punto di vista è interno».

“Cammino solo” è stato il tuo primo singolo e “Milano Goodbye” è il secondo brano di questo progetto, ma ci sarà anche un album fisico o ti ascolteremo solo sulle piattaforme digitali e in radio?

«Sicuramente per il momento, la maniera in cui posso diffondere la mia musica in maniera più produttiva è sicuramente quella digitale, e quindi per il momento sarà così.
Non per questo però escludo a priori la fabbricazione di qualsivoglia formato fisico, penso che un disco o un vinile abbiano sempre un valore diverso rispetto alla musica digitale, sicuramente con il passare del tempo ci saranno novità anche sotto questo aspetto».

Aska – “Milano Goodbye”

Leggendo la tua biografia mi sembra di capire che sei una persona schietta e sincera, ma anche la tua musica è sincera come te?

«Il mio obiettivo quando creo musica è proprio questo, trasmettere il messaggio nella maniera più sincera possibile. Questo porta chi ti ascolta ad avere più attenzione nelle parole che dici, è un insegnamento che cerco di seguire anche nella vita, non solo nella musica.
Ognuno di noi ha la propria verità all’interno di se stesso e cerca di farla arrivare agli altri sfruttando al meglio i mezzi posseduti. Io non credo di avere la verità assoluta in mano, ma cerco di raccontare la mia versione della verità, cercando di cogliere qualche insegnamento e di trasmettere ciò che ho appreso da questo mio viaggio».

Stai già pensando al domani o ti godi il momento?

«Di solito sono una persona molto dinamica, possiamo dire che non sto mai fermo.
Ad oggi abbiamo mosso i nostri primi passi, ma la strada è ancora lunga e di tempo e di obiettivi da festeggiare spero ce ne saranno ancora molti in futuro, questo è il momento di lavorare al meglio per il raggiungimento di tutti i nostri obiettivi, non quello di festeggiare.
Ad oggi sul futuro prossimo non posso dire nulla di preciso, dico semplicemente che se ciò che avete ascoltato finora vi è piaciuto o vi sta piacendo, seguendo i canali ufficiali rimarrete aggiornati su tutte le novità, anche perché prima di fine dell’anno ci sarà sicuramente spazio per nuova musica, un saluto».

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