Atarde, al Primo Maggio con “Muschio”

Tra i nuovi volti della musica italiana e tra i tre finalisti del 1MNEXT 2024, troviamo ATARDE. Il cantautore anconetano che sarà tra i protagonisti del concertone del Primo Maggio di Roma con il brano “Muschio”. Un brano, che insieme a “Palloncini” e con la nuova uscita “Alba Adriatica”, anticiperanno l’album di prossima uscita. Noi lo abbiamo raggiunto per una piacevole chiacchierata.

Ciao Leonardo, inizierei chiedendoti dell’emozione per questo evento?

Inizia a farsi sentire! Sto abbastanza bene, un po’ giù di voce, ma sono emozionato e carico. Ho quella sana ansietta che però fa bene. Avrò una bella esposizione mediatica e quindi spero di riuscire a condensare in quei pochi minuti, il mio mondo.

Canterai al Primo Maggio e in una location storica come quella del Circo Massimo…

Storica è il termine giusto per parlare del Circo Massimo. Sarà un’emozione stupenda cantare lì. Non credo di aver realizzato ancora completamente la cosa. Tuttavia, è per me una grande responsabilità portare la mia musica su quel palco e in particolare in quel luogo sacro.

Ci vuoi raccontare “Muschio” il brano che porterai su questo palco e cosa ci dobbiamo aspettare?

La scelta è ricaduta su “Muschio” perché è il brano che forse rappresentava meglio l’idea che volevo presentare. Un brano che aveva già la sua vita e le sue risposte. È un brano che mi fa sentire sicuro. La mia sarà un’esibizione essenziale, sarò con la mia band e non ho in mente chissà quale performance, ma spero di non sbagliare (ride ndr.). Comunque, non vedo l’ora di cantare il brano sul palco e spero di avere la partecipazione del pubblico.

Un palco importante sotto l’aspetto politico e sociale, ma cosa vuol dire, da giovane artista, confrontarsi con esso?

È sicuramente una grande emozione e una responsabilità. Il Primo Maggio ha una sua importanza, è un palco che ha l’esigenza di mandare messaggi sociali importanti. Ammetto di essere un po’ inconsapevole della portata dell’evento, ma mi rendo conto della grande rilevanza e dell’importanza di quel palco.

Quanto invece è importante di parlare di lavoro per un musicista?

Forse non so se sono la persona adatta a parlare di questo. Molti artisti sicuramente si sono scontrati con questa problematica. Io, per fortuna, ancora no. Sono sicuramente all’inizio del mio percorso e ho la fortuna di avere una famiglia fantastica che mi supporta. Tuttavia, il palco del Primo Maggio è utile per cementificare il rapporto tra musica e lavoro.

Come sarà invece la tua estate musicale?

Sarà un’estate ricca di eventi, ho già avuto la fortuna di annunciare alcune date. Infatti sarò: il 31 maggio a Trento per l’Otium Festival, il 14 giugno a Montecassiano per lo Svincolando Festival, a Senigallia il 30 giugno per il Rotondo Music Festival e infine il 21 luglio a Palosco per il Riloi River Festival. Per me è un periodo particolarmente florido, non mi aspettavo tutto questo e non vedo l’ora di uscire con “Alba Adriatica” e con il mio secondo EP.

In conclusione, il Primo Maggio calcherai un palco importante, ma hai qualche aneddoto o ricordo legato al Concertone?

Non ho un aneddoto o una curiosità chissà quanto particolare, anche perché non essendo di Roma ho visto il Primo Maggio solo alla tv. Tuttavia, durante l’edizione del 2022 attendevo con ansia l’esibizione di Mace, ma per motivi televisivi saltò. Ricordo di esserci rimasto male.

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