Tra i gruppi seminali del rap italiano, con 30 anni di carriera e collaborazioni con i più importanti artisti della scena, i Cor Veleno sono tornati con un nuovo album; “Fuoco Sacro”, è l’ottavo capitolo della loro discografia, è un viaggio attraverso le arterie pulsanti dell’Hip-Hop italiano dagli anni Novanta ad oggi, tra boomdap 2.0 e sperimentazioni jazz e hardcore, con tocchi di drill e cumbia colombiana.
A maggio, l’iconico gruppo romano terrà tre concerti speciali, tutti ad ingresso gratuito: tre occasioni per ascoltare dal vivo il disco insieme al meglio della loro produzione. Appuntamento il 18 maggio al Pontelungo Summer Festival di Bologna, il 23 maggio alla Città dell’Altra Economia di Roma e il 30 maggio al Big Bang Music Fest di Nerviano, in provincia di Milano. Tra i protagonisti del Primo Maggio di Roma, lì abbiamo raggiunti nel backstage in un momento di tranquillità dalla pioggia.
L’importanza e l’emozione di cantare al Primo Maggio e al Circo Massimo da artisti romani.
Per noi è stato fantastico, è stato bellissimo salire su quel palco e nonostante i tempi ristretti e gli imprevisti, siamo riusciti a dare un piccolo assaggio di quello che sono i Cor Veleno e del nostro ultimo progetto “Fuoco Sacro”. Comunque, nonostante la pioggia, noi siamo ancora asciutti. Volevamo rassicurare tutti.
Quanto è importante, in questa occasione, raccontare e validare ancora una volta il ruolo del lavoratore dello spettacolo?
È un lavoro vero e proprio ed è uno dei lavori più belli del mondo. È chiaro che c’è ancora da lavorare sui diritti dei lavoratori, in generale e per i lavoratori dello spettacolo. Siamo nella direzione giusta, ma c’è ancora da fare.
Sul palco avete appunto presentato il vostro ultimo progetto “Fuoco Sacro”, con 3 date di partenza, ma con un calendario ricchissimo.
Sì, abbiamo deciso di partire con queste tre date a maggio, a Roma, a Bologna e a Nerviano (Milano). Disco nuovo e quindi ci prepariamo ad un super tour. Invitiamo tutti a seguire le nostre pagine social per conoscere il nostro calendario.
Quanto è importante il futuro per la vostra realtà?
Per noi che facciamo musica da un po’ di anni è solo l’inizio. Abbiamo miliardi di musica, storie, beat e rime ancora da far sentire. Il futuro è nel nostro DNA. L’importante è riuscire ad essere se stessi e a rappresentare la nostra anima. Noi lavoriamo sempre per il futuro, anche se sono gli altri che ci fanno ricordare il nostro passato.