Federica Carta, tra “Come Marilyn” e l’impegno al Play Music Stop War

Federica Carta è certamente una delle voci più belle e interessanti del panorama artistico e musicale italiano. Capace di reinventarsi e adattarsi alla musica e in generi sempre nuovi, ma con la consueta freschezza e bravura di un’artista ricca di talento che non si ferma mai. Nonostante la giornata piovosa di sabato, a Roma, in una delle piazze più famose al mondo, Federica Carta ha fatto parte del cast per l’evento dedicato alla Pace: il Play Music Stop War, organizzato dalla comunità di Sant’Egidio, per dire no alla guerra e per lanciare messaggi di speranza con la musica e tanti artisti.

In occasione dell’evento, Federica Carta si è esibita con “Ti avrei voluto dire” e con “Come Marilyn” il suo nuovo brano. Tra una prova e l’altra, ma sempre sotto la pioggia, abbiamo raggiunto Federica Carta che ci ha raccontato l’importanza di lanciare certi messaggi ad un pubblico giovane e della presenza di certi eventi.

Federica Carta – “Come Marilyn”

Ciao Federica, quanto è importante per un’artista partecipare a questi eventi in favore della pace e contro la guerra?

«È importante per me partecipare ad eventi come questo, perché mi rappresentano in un certo modo. Sono sempre stata una persona molto tranquilla e ho sempre cercato di infondere la mia pace agli altri. La piazza è piena di giovani e parlare con loro, da artista giovane, è fondamentale. Parliamo lo stesso linguaggio e sarà più facile lanciare il giusto messaggio».

Per un cantante esporsi su certe tematiche non dev’essere particolarmente facile

«Per me, ma credo per ogni artista, è importante riuscire ad esporre sempre le proprie idee, schierarsi per la giusta causa e parlare di una cosa delicata nel modo giusto. Io ci provo, ma ovviamente non sono infallibile, ma la musica è anche questo: lo strumento adatto per trovare le parole giuste per esprimere concetti forti e farli arrivare a tutti».

Federica Carta – “Come Marilyn”

Che brani hai scelto per questa manifestazione?

«Porterò due brani: uno è “Come Marilyn” che è il mio ultimo singolo ed è un pezzo dal testo un po’ triste, riflessivo, ma con una produzione più allegra e poi “Ti avrei voluto dire” che è un brano un po’ più vecchiotto della mia discografia».

Di recente sei stata protagonista di una campagna su Onlyfans, dove il ricavato è stato poi donato alle realtà, come l’Ospedale San Raffaele di Milano, che si occupano di depressione. Quanto è importante mandare certi messaggi?

«Penso che ci voglia coraggio a parlare di sentimenti ed emozioni interiori che facciamo fatica ad esporre agli altri. Sono sempre stata molto riservata come artista, ma se io che ho un ritorno, riesco a parlare al mio pubblico, magari una persona che si sente sola, tra le mura di casa, riesce a trovare la forza per parlare con le persone che ha vicino e farsi aiutare».

In conclusione, come sarà la tua estate musicale?

«Spero con meno pioggia e con tante date e festival. Non vedo l’ora!»

Seguici sulle nostre pagine facebook e instagram!