Foyerback: «Essere fedeli a se stessi è fondamentale per noi»

Nato dalla storpiatura del nome del filosofo tedesco “Ludwig Feuerbach” durante una lezione di filosofia, i Foyerback nascono così nel 2008 e negli anni sono sempre stati in grado di reinventarsi, riuscendo alla fine a creare una formazione stabile, duratura e di grande talento. L’ultimo singolo, dal titolo “Mi prendi per la gola” è un brano che racconta la libertà e l’importanza di rimanere se stessi, perché solo rimanendo se stessi è possibile incontrare le persone giuste e allontanare le altre. Insomma, una sorta di inno alla coscienza di sé. Il brano, inoltre, anticiperà un nuovo singolo in uscita e un album che vedrà la luce in autunno. A raccontare dei Foyerback e dell’ultimo singolo, Guido De Ambrosis, leader dei Foyerback e “attento” conoscitore del filosofo tedesco.

L’intervista a Guido De Ambrosis, leader dei Foyerback

Foyerback – Cover – Mi prendi per la gola

Ciao Guido, innanzitutto come state voi dei Foyerback?

«Molto bene, siamo usciti con questo singolo e siamo molto felici. Siamo carichi anche perché dopo questi due anni  c’è grande voglia di tornare a suonare e fare musica dal vivo».

“Mi prendi per la gola”, è il vostro ultimo brano. Cosa puoi raccontare?

«Il brano nasce dall’idea di essere i più fedeli possibili alla propria persona e i più sinceri con gli altri. Essere fedeli a se stessi è fondamentale per noi, è l’unica strada percorribile per arrivare ad una felicità condivisa. Il nostro è un inno alla diversità, cercare se stessi e la propria strada per riconoscersi e trovarsi.».

Anche nel videoclip troviamo questa presa di coscienza di se stessi. Quanto è importante essere se stessi per trovare le persone giuste?

«Noi siamo alla continua ricerca di qualcuno simile a noi e con cui condividere tutto, e l’essere se stessi è fondamentale per mettersi vicino gente affine e allontanare chi è troppo diverso. Ci vuole tanto coraggio ad accettarsi e farsi accettare dagli altri. Accettarsi è una grande forma di libertà».

Il brano anticiperà anche il vostro nuovo album. Ci puoi già dire qualcosa?

«Questo singolo anticiperà l’album in uscita in autunno e si intitolerà “Né arte né parte”, ma prima di questa uscita ci sarà anche un nuovo singolo che uscirà a giugno. L’album sarà variegato e ricco di tematiche, passeremo dall’amore al sociale, ma cercheremo di mantenere la nostra spensieratezza. Non anticipo altro ma siamo pieni di sorprese».

Foyerback – Mi prendi per la gola

A voi Foyerback, cosa prende per la gola?

«Direi le persone, infatti fondamentalmente è ciò che diciamo nella canzone. Sono le persone che ti catturano e rendono la vita interessante, nel bene e nel male. Puoi gioire o restarci male, ma sono le persone che nella loro complessità e nella loro interezza ti colorano l’esistenza».

Il vostro nome nasce da un episodio curioso e simpatico. Lo vuoi raccontare?

«Ricordo che eravamo al liceo, era il 2006 se non sbaglio. Durante una lezione di filosofia il professore stava spiegando di un filosofo tedesco, Ludwig Feuerbach. In quel momento, non stavo ascoltando, anzi stavo parlando con il mio compagno di banco. Il professore, accortosi della mia distrazione, mi interrogò su chi o cosa fosse quel Feuerbach. All’inizio pensai diverse cose, e nell’imbarazzo dissi che era il nome di una band, sperando di strappare anche un sorriso. Anni dopo, al momento di scegliere il nome del gruppo, io e il mio vecchio compagno di banco, abbiamo ripensato a questo aneddoto. Così, nel 2008 nacquero i Foyerback».

Avete già organizzato qualche data per l’estate?

«Ci stiamo muovendo per qualche data e stiamo prendendo dei contatti, ma ancora niente di ufficiale. Nel frattempo stiamo partecipando anche ad alcuni contest e vari concorsi, stiamo aspettando alcune risposte, ma vediamo come si evolve la situazione. Noi però non vediamo l’ora di tornare a suonare davanti ad pubblico».

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