Francesca Michielin, tra pop e cantautorato “Cani sciolti” è il nuovo album

Sta per iniziare un 2023 speciale e importante per Francesca Michielin, anche grazie alla nascita del nuovo progetto discografico che prende il nome di “Cani sciolti”, in uscita venerdì 24 febbraio e accompagnato dal singolo in radio “Quello che ancora non c’è”, per Columbia Records/Sony Music Italy e già disponibile in pre-save e pre-order.

Per Francesca Michielin si tratta di un Intenso viaggio dal sapore cantautorale curato in prima persona in ogni singolo particolare, dalla scrittura all’arrangiamento passando per la produzione. L’album è composto da 12 tracce, di cui 9 inediti che vanno in aggiunta ai singoli già editi “Bonsoir”, “Occhi grandi grandi” e al brano “Un bosco”. Insomma, un progetto dal carattere intimo e personale, sincero e spudorato: i cani sciolti sono le persone dissidenti, quelle che non stanno al guinzaglio o alle regole, e così il titolo del disco è la metafora del lavoro alla base di questo grande progetto maturato nel tempo, che ha mosso i primi passi tra il 2016 e il 2017, e dei temi che la cantautrice e polistrumentista riesce a sviscerare track by track.

Francesca Michielin – “Un bosco”

“Cani Sciolti”, registrato “in famiglia” a Bassano del Grappa e finalizzato a Milano, con la direzione artistica di Francesca Michielin e Giovanni Pallotti, è stato mixato da Ricky Damian – premio Grammy “Record of the year”, Pino Pinaxa e Gigi Barocco. Le canzoni, nude e crude, prive di sovrastrutture, si possono definire, anche dal punto di vista musicale, coraggiose e “controcorrente”, completamente suonate, realizzate molto spesso in presa diretta, quasi a celebrare gli artisti internazionali che l’hanno ispirata fin da piccola (Rage Against the Machine, The Verve, Red Hot Chili Peppers, Foo Fighters, Radiohead, etc.), con una forte attitudine grunge.

Francesca Michielin – Cover “Cani Sciolti”

Anche per la cover c’è un grande lavoro dietro, infatti essa rappresenta una sorta di finto dipinto, che rispecchia al cento per cento la natura del progetto e mantiene la connessione con l’arte già presente nelle copertine dei singoli che l’hanno anticipato, intrappolando la realtà e mantenendola nel tempo. Struccata e spettinata, Francesca piange lacrime che si trasformano in fiamme: una rappresentazione della sua maturità personale e artistica, e una sublimazione del dolore e di certe problematiche che attraverso la musica è riuscita ad affrontare e a trasformare in qualcosa di potente come il fuoco. Il booklet, scritto e disegnato da lei, è realizzato sotto forma di diario.

Ad anticipare la release dell’album, il debutto con doppio sold-out nella sua Bassano del Grappa del “bonsoir! – Michielin10 a teatro”, prodotto da Vivo Concerti che ha già registrato numerosi tutto-esaurito in alcune delle principali città italiane.

Francesca Michielin – bonsoir! Michielin10 a teatro

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