Francesco Anselmo: «Questo album è figlio dell’incertezza di una generazione di mezzo»

È “Pluriball” il titolo del nuovo lavoro di Francesco Anselmo; cantautore siciliano che in questo album racconta le turbe e le incertezze di un’intera generazione, quella degli anni ’90. Come quel prodotto che serve per proteggere i pacchi, il “Pluriball” è lo strumento perfetto per difendere e tutelare dall’incertezza la generazione di mezzo che Francesco Anselmo racconta in questo album attraverso 9 brani legati tra loro. Incertezza che lo stesso cantautore vive in prima persona e che rende questo “album generazionale” anche uno splendido racconto autobiografico.

L’intervista con Francesco Anselmo su “Pluriball”

Ciao Francesco, come stai?

«Insomma, questa è una situazione ancora molto particolare e sembra quasi che ci stiamo abituando a vivere in questo modo. Le emozioni che provo sono diverse, ma vorrei, anche banalmente, che tornasse la normalità per tornare a suonare dal vivo».

Quanto è figlio dell’incertezza di questo periodo questo album?

«Questo periodo ha amplificato le incertezze che già la mia generazione si portava dietro. Emozioni, sensazioni che in realtà vivono anche in altre generazioni. Non mi sento di dire che questo disco è figlio del periodo poiché in nessuna canzone faccio riferimento alla situazione pandemica. Anche perché, una volta finita la pandemia, non credo che vorremo ricordarci di questa situazione».

“Pluriball” è il tuo secondo album di inediti. Cosa puoi raccontare di questo progetto?

«Questo album è figlio dell’incertezza di una generazione di mezzo. Una generazione che non riesce a stare tranquilla e che si trova grande difficoltà. Tuttavia, questa generazione ha un’arma molto forte per affrontare queste turbe: la duttilità. Infatti, riusciamo ad adattarci e ad essere reattivi per superare gli ostacoli».

Un album che definisci generazionale, ma quanto c’è di te in questo lavoro?

«Il disco è molto autobiografico. Mi sono trasferito a Roma sei anni fa per inseguire il mio obiettivo di fare musica e come tutta la mia generazione ho trovato degli ostacoli più o meno grandi. Tuttavia, questo lo definisco un album generazionale, ma anche le generazioni limitrofe possono ritrovarsi e vivere questo senso di incertezza. Questo album è anche per loro».

Francesco Anselmo – Pluriball

Come mai hai atteso 4 anni per far uscire il secondo album?

«Non c’è alcuna strategia o voglia di assecondare il mercato da parte mia. Ho ritenuto giusto aspettare per raccontare meglio e in modo più completo la mia generazione. Anche perché ho scritto molto in questi anni e dovevo capire bene quali scelte fare».

So che sei molto legato alla tua terra, ma quanto è importante per te e per la tua musica?

«Le mie origini e le tradizioni della mia terra sono sempre state presenti nelle mie canzoni. Anche in “Pluriball” ci sono riferimenti alla Sicilia, ma meno marcati rispetto al primo album (“Il gioco della sorte” ndr.). Con la Sicilia noi siciliani abbiamo un legame forte, portiamo sempre dentro al cuore la nostra terra».

Il “pluriball” è quell’oggetto che serve per imballare i prodotti e lì protegge da possibili colpi. Come mai questa scelta per il titolo?

«Ho utilizzato questa metafora per custodire e proteggere i nostri ricordi. Il pluriball è un materiale che spesso utilizziamo nei traslochi e lo usiamo per trasportare e proteggere quello che ci appartiene. È come se il pluriball imballasse e custodisse anche il nostro passato. Mi sembrava una metafora perfetta e un titolo azzeccato».

Dopo l’uscita di questo album, cosa ti aspetti dal 2022?

«Io mi aspetto tanta normalità e spero di poter tornare a suonare dal vivo. Stare sul palco è quello che mi è mancato di più in questo periodo».

TRACKLIST “PLURIBALL”

01 Arredamenti

02 Satelliti di condominio

03 Pluriball

04 Davanzali

05 Equilibrio verticale

06 Penne in scatola

07 Savastin

08 Lo dici veramente

09 Fiammifero

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