Indimenticabile quel “Turuturu”, quel tormentone ripreso anche da Chris Martin dei ColdPlay e che a Sanremo nel 2001 (quello indimenticabile di Raffaella Carrà) Francesco Boccia portò insieme a Giada Caliendo nella sezione nuove proposte. Ma Francesco Boccia è molto di più, è infatti anche un apprezzato autore di canzoni. Vedono la sua firma, solo per citare alcuni brani, canzoni come “Grande amore” il brano interpretato da il Volo e con cui vinsero Sanremo nel 2015 e “Quando ti sei innamorato” interpretato da Orietta Berti al Festival di Sanremo del 2021 e che ha riscosso grande consenso dal pubblico.
A dimostrare il grande successo, anche l’esperienza estera con i The Super 4 (composti da Aurelio Fierro Jr., Sabba, Greg Rega e lo stesso Boccia) a X-Factor Romania con un importante secondo posto finale e migliaia di visualizzazioni su YouTube. A coronare una carriera ricca di successi, anche il tour teatrale con “E che Dio ci aiuti 2!” prossimo alla partenza. In attesa di nuovi emozionanti brani e della partecipazione al Minturno Musica Estate 2023, Francesco Boccia ci racconta le sue sensazioni, l’amicizia con Pasquale Mammaro e la sua carriera.
Ciao Francesco, come stai?
«Da quando sono padre sto benissimo. Non mi posso lamentare e nessun problema mi tocca più. L’importante è crescere questo bimbo insieme a mia moglie. Poi, artisticamente sto bene, ma vivo il tormento di chi fa questo mestiere. Spesso l’attesa è tanta, anche perché c’è bisogno che si allineino i pianeti. C’è un mare immenso tra quando si scrive una canzone e quando questa viene interpretata. Lì nasce il tormento, ma poi la soddisfazione è grande. Io mi faccio guidare dal cuore e spero di fare sempre la scelta giusta».
Però l’attesa spesso viene ripagata, ed è quello che è successo con “Grande amore” e “Quando ti sei innamorato”…
«Questo è vero, dietro c’è un grande sacrificio che non sempre viene capito. Da artista vivo su un qualcosa di intangibile, su un intuito e su qualcosa che sento. Non è facile spiegare le attese e quello che c’è dietro alla canzone, dalla nascita alla produzione. Però, spesso bisogna saper attendere. La volontà di creare c’è sempre, ed è una volontà che non si ferma mai, ma spesso si perdono le gioie dei risultati».
Tra gli incontri importanti nella carriera, c’è Pasquale Mammaro. Il Direttore Artistico dell’evento a Minturno e grande professionista della musica italiana, ma che rapporto hai con lui?
«Lo conosco da una vita ed è una persona fantastica, è una delle figure più importanti della mia carriera. Senza Pasquale non sarei riuscito a realizzare i miei sogni. È stato la persona giusta al momento giusto. Lo stimo sia sotto l’aspetto umano che professionale. Per me è una persona di famiglia. È stato il personaggio chiave della mia vita artistica e di tanti altri artisti».
Parteciperai quindi al Minturno Musica Estate 2023, un evento che ti ha già visto protagonista diverse volte…
«Mi definisco la mascotte dell’evento! L’ho visto nascere, crescere e diventare sempre più importante. Sono felicissimo di partecipare ad una rassegna stampa di così grande interesse e ricca di grandi talenti. È bello condividere il palco con così tanti artisti».
Con cosa ti esibirai sul palco del Minturno Musica Estate?
«Porterò “Quando ti sei innamorato” e così voglio rendere omaggio a Orietta Berti che ha portato questo brano al Festival di Sanremo. Conosco Orietta da tantissimo tempo e con me è sempre super gentile e disponibile. Lei è una donna eccezionale. Poi porterò la mia “Turuturu”, che grazie ai ColdPlay è tornata in auge».
Dopo “Turuturu” con i The Super 4 sei andato a X-Factor Romania arrivando secondi. Un bel riconoscimento dall’estero…
«Siamo arrivati secondi, ma per noi è stata una vittoria morale. Infatti, ci hanno richiamato ad X-Factor come super ospiti. È stata un’esperienza bellissima e sorprendente, anche perché non ci aspettavamo tutto questo riscontro. Questa è la dimostrazione dell’amore che hanno all’estero per la musica italiana. Infatti, qualche settimana, fa abbiamo reinterpretato il brano “L’Immensità” con Don Backy. All’estero ci chiedono i nostri grandi classici».
Tra i tanti impegni, anche il teatro. Non ti fermi mai…
«Esattamente! Ci esibiremo con “E che Dio ci aiuti 2!” al teatro Bracco a partire dal 7 dicembre e durerà fino alla fine di gennaio. All’inizio ero stato contattato solo per fare le musiche per questo spettacolo, ma poi sono diventato il protagonista di questa commedia scritta da Corrado Taranto e Caterina De Santis e con la regia di Claudio Insegno. È stata un successo con la prima parte e ora siamo pronti per il continuo».
Tanti i successi, ma c’è un qualcosa che ancora ti manca da fare?
«Sono passati tanti anni dal mio Festival di Sanremo e mi piacerebbe tornare in gara anche come interprete. Sarebbe una consacrazione e un grande riconoscimento per me».
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