Francesco Napolano: «”Daemon” è una canzone che si sposa perfettamente con il nostro progetto e la nostra idea»

Raffinato ed elegante, “Daemon” è un brano che nasce dall’ispirazione di Yvonne Fisher, dalle parole di Francesco Napolano, con l’arrangiamento di Leonardo Platania e l’interpretazione di Svitlana Solodka . 4 universi che si amalgamano trovando un equilibrio perfetto in questo brano. Un brano intimo e che si lega ad un videoclip, a cura della Movi Production, semplice, essenziale e che mostra tutta l’alchimia tra i membri. A raccontare del brano, Francesco Napolano, voce del gruppo Suoni In-versi e autore del testo del brano.

Ciao Francesco, innanzitutto come state voi dei Suoni In-Versi dopo questo inedito?

«Bene, bene. Poi abbiamo fatto delle date alla Sala Paolo Poli e presto andremo al teatro Parioli. Siamo entusiasti di questo brano che è nato quasi per caso, è stata una combinazione di eventi. “Daemon” è una canzone che si sposa perfettamente con il nostro progetto e la nostra idea».

Com’è nato il brano “Daemon”?

«Il testo l’ho scritto nel mio momento di incertezza. In quel periodo stavo nella mia Salerno e dopo un bel giro sul lungomare, guardando il mare, il paesaggio e apprezzandone effettivamente la bellezza, mi è venuto in mente questo testo, che è stato quasi un barlume, un qualcosa di già vissuto che pian piano stava sparendo e che comunque bisogna andare a riprendere. L’unione con la musica è stata poi bella, Yvonne mi ha dato la sua musica e le parole combaciavano alla perfezione. È stata un unione di due pensieri e ne è uscito uno solo e molto suggestivo».

In un contesto come il vostro, dove il repertorio è composto da brani anni ’70 di artisti come Brel, Patty Pravo, Prévert e Riccardo Cocciante, come si colloca questo singolo?

«Questo brano è come se fosse l’anello mancante di quello che abbiamo fatto fino adesso. I brani scelti per il progetto Anime Prave sono un filo conduttore, però mancava effettivamente un qualcosa che potesse contraddistinguere la nostra produzione. Introdurre quindi “Daemon” all’interno di questo progetto è stato come ritrovare questo anello mancante. Quel qualcosa che ci mancava».

Dopo questo brano, l’idea di un album di inediti vostri c’è o volete ancora aspettare e continuare con il vostro progetto?

«Sono ottimista e l’idea di realizzare un EP ci sta. Il progetto di Anime Prave continua ovviamente, ma stiamo gettando le basi per costruire un futuro importante. Al momento stiamo preparando anche un altro singolo che parlerà di ciò che ci circonda e quindi anche della guerra, ma con la speranza di avere un miglioramento. Comunque l’idea per l’EP c’è, magari mettendo all’interno sia gli inediti che le nostre rivisitazioni».

Parlando di guerra, all’interno c’è Svitlana che è nata proprio in Ucraina. Immagino che per lei la situazione sia molto complicata…

«Lei purtroppo è coinvolta al 100% in questa brutta situazione, anche durante le prove per la registrazione del videoclip era in costante aggiornamento con la famiglia rimasta in Ucraina. Mi ha raccontato che poi i familiari si sono trasferiti a casa sua. Insomma, per lei non è sicuramente una situazione facile. Però è sempre stata con il sorriso e si è comportata da professionista con noi. Lei non abbandona mai la speranza».

Con il brano è uscito anche il video e la cosa che mi ha affascinato è la coerenza tra i due mezzi. Un video semplice, ma curato, di supporto e che non diventa ingombrante. Come avete ragionato su questa scelta?

 «Il merito è della casa di produzione Movi Production. Quando ho fatto sentire il brano al direttore artistico e al direttore della fotografia, che sono due splendide persone, mi hanno fatto subito i complimenti e mi hanno indicato loro la tipologia di video da fare. È stato tutto studiato nei minimi particolari, dalle luci alla location. Io devo ringraziarli per questo videoclip, mi sono sentito come su un vero set cinematografico».

Possiamo dire che “Daemon” è un nuovo inizio per voi?

«Certamente! Fare questi brani è un punto di partenza, mentre un punto di arrivo sarebbe l’abbraccio con il pubblico. Ogni canzone è come un nuovo tassello e per noi sarà sempre un punto di partenza».

Oltre alle date di Ostia, della Sala Paolo Poli, so che state lavorando per portare la vostra musica in giro per l’estate. C’è già qualcosa che si può annunciare?

«Ci stiamo muovendo in molte direzioni. Oltre alle date già annunciate, speriamo di poterne annunciare presto altre. Forse ci sarà anche una grande sorpresa, ma aspettiamo di vedere cosa si concretizza».

Dopo questo singolo, c’è però un sogno nel cassetto?

«L’obiettivo è sempre quello di allargare il nostro progetto e collaborare con altri attori e musicisti. Stiamo vagliando alcune ipotesi, stiamo in contatto con alcune persone per espanderci e dare sempre più valore al nostro progetto».

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