Gabriele, Voyage rappresenta due anni della mia vita

Gabriele è tornato con un nuovo e incredibile album, un viaggio in musica uscito lo scorso 6 dicembre e disponibile su tutte le piattaforme, in vinile e in rotazione radiofonia, dal titolo Voyage (Etichetta POPIX divisione di AG Group, distribuita in esclusiva per Universal Music France). Voyage è un album intriso di storie, aneddoti, momenti e attimi vissuti in questi anni da Gabriele. Un percorso che si è andato ad evolvere e che ha dato la possibilità di scoprire tutte le sfumature di un cantante giramondo, ma di origini siciliane. 14 i brani presenti tra cover, brani già pubblicati e inediti, in lingua italiana e francese, per un viaggio musicale all’insegna delle emozioni e della libertà. Noi lo abbiamo raggiunto per farci raccontare questo suo viaggio tra le emozioni.

Ciao Gabriele e benvenuto tra le pagine di RDM. Inizierei chiedendoti come stai?

Bene, sto ancora assimilando tutte le emozioni del periodo. Sono felicissimo per questo progetto e sono contento che sta girando. Sono in una fase felice. È la consacrazione di Gabriele come artista.

Questo progetto è fuori da qualche settimana, sensazioni dopo questa uscita?

Che con l’uscita dell’album sento ancora di più il bisogno di far ascoltare le mie canzoni. In tanti mi hanno riempito il cuore con i complimenti legati a questa uscita. Tuttavia, ora voglio arrivare a chi ancora non mi conosce, spero così di riuscire a toccare emotivamente quante più persone possibili. La musica è terapeutica e quindi spero di poter aiutare anche grazie alla mia musica.

Un album da condividere, un viaggio tra le emozioni attraverso la tua musica…

Assolutamente sì! Ogni canzone racchiude una tematica e un messaggio importante e che serve anche a me per darmi forza. Nelle canzoni parlo in primis di me, delle cose e delle emozioni che devo imparare a mettere in pratica, poi, essendo tutti esseri umani, e visto che proviamo tutti le stesse emozioni, se gli altri ci si possono ritrovare ben venga. Ne sarei entusiasta.

Di Voyage c’è un brano che secondo te è più rappresentativo?

Domanda difficilissima. Se proprio dovessi scegliere, per il tema e per il messaggio che volevo dare con l’album in generale, direi Un Espoir, che vuol dire speranza. Questo è un brano fortemente biografico, che ha al suo interno la speranza per ricostruire dalle macerie. Dove l’insieme diventa più importante di un brutto avvenimento e i rapporti sono più importanti delle cose materiali.

Il tempo è fondamentale per questo lavoro, partito circa due anni fa con singoli già usciti e inediti che lo hanno completato. Come mai questa scelta? C’è stata la necessità di vederti fuori e poi l’esigenza di completare il progetto?

Scrivo canzoni da quando avevo quindici anni, da circa due anni invece ho sentito la necessità di pubblicare le mie canzoni e di mettermi a nudo. La prima canzone che ho voluto far uscire è stata una cover di Tiziano Ferro (Perdono ndr.), perché era un modo per darmi forza e per iniziare a farmi conoscere, senza però prendere il rischio di far uscire un qualcosa di mio direttamente. Poi con Mi Supererò ho potuto sperimentare la mia musica in prima persona. Ecco, la mia volontà era di farmi conoscere, capire se potessi piacere e arrivare alle persone con le prime canzoni. Così, dopo questi anni, ho sentito l’esigenza del progetto per raccontare questo mio universo al completo, attraverso le vecchie canzoni e le nuove.

Questo album rappresenta un viaggio, ma c’è una cosa in particolare che speri possa essere arrivato al tuo pubblico?

La cosa che spero possa essere emersa dall’album è questa consapevolezza. Sono convinto di aver fatto la scelta giusta. Per molto tempo non riuscivo neanche ad ascoltare la mia voce, ma invece ora la ascolto con piacere. Senza nessuna presunzione, ma con la volontà di andare sempre meglio per lanciare i messaggi giusti.

Questo è un album ricco di culture e viaggi, un progetto che potremmo definire libero.

La libertà l’ho trovata attraverso i temi e i messaggi che volevo mandare. La libertà la vivo con la possibilità di esprimermi. Ho scritto quello che pensavo senza pensare ad eventuali conseguenze. Temi divisivi dove ho espresso il mio pensiero. Ho dato la mia visione e la musica mi ha aiutato a difendere la mia posizione.

Sanremo è nei tuoi piani? Dopo tutti i tuoi viaggi e le tue esperienze è una cosa che faresti?

Sicuramente lo vedrò e sarò anche a Sanremo per la promozione di questo album. Poi chissà, in futuro mi piacerebbe calcare quel palco così bello e così importante.

Ci saranno tanti concerti per te in questo anno?

Lo spero tanto! Ci stiamo lavorando e stiamo preparando degli eventi. Non vedo l’ora di rincontrare il pubblico.

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