Artista ricca di talento, poliedrica e con una voce da far invidia. Gloria Bennati è una delle artiste emergenti di maggior interesse, curiosità e bravura e mette in mostra tutte le sue qualità in “Rita”, il suo ultimo brano. Tra la malinconia di un testo raffinato, la musica di un pop d’autore e una voce intensa, il nuovo brano di Gloria Bennati è un ottimo biglietto da visita per l’artista toscana, che torna dopo sei anni dall’ultimo brano “Vortice”, che vedeva il feat di Marracash, l’arrangiamento dei Planet Funk e la scrittura di Roberto Angelini. A raccontare di “Rita”, della sua carriera e del futuro, è la stessa Gloria Bennati, nella splendida location del ristorante “Il Marchese”.
Ciao Gloria, come stai?
«Fortunatamente sto bene! Il periodo del Covid l’ho passato a scrivere e ho dato tutta me stessa nei periodi di lockdown. Dovevo mettermi in discussione, e ora sto raccogliendo quello che ho seminato. È bello poter raccogliere i frutti di quel tempo passato a lavorare, ed è per questo che mi sento bene».
È uscito da poco il tuo nuovo singolo dal titolo “Rita”. Ma è un brano autobiografico?
«Mi rivedo in “Rita” perché vorrei essere come lei. Vorrei avere quella forza e quel coraggio e saperli utilizzare anche nella mia vita. Nel mio passato sono sempre stata un po’ fragile e mi è mancata questa forza. Adesso però mi sento diversa e più forte».
“Rita” è un brano intimista, introspettivo e personale, immagino che sia stato utile anche per ritrovare te stessa?
«Questo brano mi ha aiutato davvero tanto, anche perché in lei ho trovato degli aspetti di me che non conoscevo. Grazie a “Rita” ho imparato a vivere con più leggerezza e non focalizzarmi solo su ciò che non andava».
“Rita” è un brano prettamente al femminile, ma anche gli uomini ci si possono ritrovare?
«Sarebbe una grande vittoria per me. Ho avuto tanti riscontri da donne che hanno ascoltato il brano e mi hanno scritto di essersi ritrovate in “Rita”. È un testo ricco di metafore, poco pop e difficile da cogliere, ma spero che chiunque ascolti il brano si sieda e cerchi di capire attentamente le parole. Allora sì, ognuno ci si può ritrovare, anche gli uomini».
Un pezzo pop che si mescola però con una certa introspezione e malinconia, come mai hai sentito l’esigenza di uscire a giugno con un brano così?
«La scelta di questo brano è stata controcorrente. Questo brano è il pezzo che rappresenta più il disco a livello di sonorità e di ciò che voglio portare. Il brano non è stato scelto per una finalità di vendita, ma solo per farmi conoscere e farmi scoprire. Mi piace non essere in mezzo a tutti gli altri artisti, ma essere un po’ fuori. Anche il disco sarà un po’ fuori rispetto alle logiche di mercato. Nel progetto ho anche due brani più musicali e più pop, ma ho scelto “Rita” anche per darmi un volto».
Il tuo precedente lavoro vedeva la presenza di Marracash nel brano “Vortice”, un brano che si discosta moltissimo da “Rita”. Ma come è cambiata quella Gloria Bennati di allora, dalla Gloria Bennati di oggi?
«Sono cambiata tanto, anche perché sono arrivata ad un punto della mia vita in cui tutto ciò che faccio, lo faccio anche per me, mentre prima io non c’ero. Facevo le cose per compiacere gli altri, per avere un riscontro anche da chi mi voleva bene. Avevo sempre bisogno di un appoggio emotivo da parte del prossimo. Insomma, avevo bisogno di un costanti rassicurazioni. Adesso invece non mi interessa più! Oggi mi interessa solo essere ascoltata».
Nella tua giovane carriera sono stati già tanti gli incontri significativi, dal già citato Marracash a Fio Zanotti. Ma qual è l’incontro che più di tutti ti è stato utile?
«Sicuramente con Fio (Zanotti ndr.). Ci siamo conosciuti quasi dieci anni fa e abbiamo lavorato insieme. Poi siamo diventati amici ed è nato un grandissimo rapporto umano tra noi. In un periodo dove avevo smesso di cantare, ricordo che Fio mi chiamava spesso per farmi ricominciare. Lui mi ha dato tanta forza per tornare a cantare, anche se in realtà io non avevo mai smesso, avevo solo solo bisogno di un momento di riflessione. Poi direi la mia famiglia, loro sono il mio incontro di ogni giorno. Sono le persone fondamentali che mi hanno portato a realizzare il mio sogno».
Come sarà l’estate musicale di Gloria Bennati?
«Devo finire di scrivere alcune cose e devo finire la produzione di un nuovo brano che uscirà alla fine di agosto. Poi vorrei preparare dei live per l’autunno, anche perché preparare dei live adesso vorrebbe dire portare solo una canzone. Invece mi piacerebbe portare più materiale e far sentire la mia vera me».
Il tuo singolo è uscito da poco più di un mese, che percezione hai di questo brano adesso?
«La percezione che ho oggi è di sicurezza. Quando ho fatto uscire il brano ero molto titubante e avevo una paura tremenda. La sensazione, dopo un mese, è che ce l’ho fatta a far ascoltare la mia musica e per me è una sensazione bellissima. Non mi sono ancora resa conto della follia e della struttura del brano in un mercato discografico come quello italiano e ciò mi rende fiera. Tuttavia, ci sono ancora cose che devo migliorare, ma c’è tempo».
In conclusione, qual è il prossimo step dopo questo singolo?
«Generalmente penso continuamente al futuro, ma in questo ultimo anno ho stoppato questo atteggiamento. Pensare sempre al futuro mi riempiva la testa. Al momento, tutto dipende da quello che succederà. Adesso mi sento in prova e devo ancora “faticare”. Devo capire con le mie capacità dove posso arrivare e solo allora potrò pensare al futuro. Però, se posso sognare, dico Sanremo, conoscere Elisa o collaborare con un DJ famoso».
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