La 35ma edizione del Ferrara Buskers Festival si è conclusa ieri con le esibizioni in città tra le 17 e le 20, con la presenza in piazza della parata delle bande e la presenza dell’ultimo super ospite, annunciato: Omar Pedrini che per l’occasione ha suonato anche un brano insieme al direttore artistico Stefano Bottoni.
“Sono venuto qui spesso da spettatore, dagli anni ’90. Non c’è nulla di più nobile che girare il cappello e chiedere un aiuto per i musicisti di strada. Non dimenticatevi di loro, questa è arte, comunità e condivisione. Io oggi lo farò con un cappello molto nobile che ho avuto l’onore di avere in dono dalla compagna di Augusto, Rosy Fantuzzi. Gliene sono grato. Porto questo cappello con grande orgoglio. Augusto era, a suo modo, un artista di strada, perché era sempre vicino al pubblico, cantava anche al ristorante, dopo i concerti, era molto popolare”. Così Omar Pedrini, già leader dei Timoria, che per la prima volta si è esibito al Ferrara Buskers Festival, indossando il cappello di Augusto Daolio, indimenticabile cantante dei Nomadi.
Rebecca Bottoni, presidente dell’Associazione Ferrara Buskers Festival commenta così a caldo questo 2022: “Siamo stati onorati della presenza di artisti importanti come Daniele Silvestri, Omar Pedrini e i Rio e del loro perfetto calarsi nella dimensione busking; tuttavia i nostri preferiti rimangono sicuramente tutti quegli artisti di strada che sono arrivati da tutto il mondo e che hanno fatto del Ferrara Buskers Festival, ancora una volta, l’evento a loro dedicato più grande e importante del mondo. A tutti loro va il nostro ringraziamento, dal profondo del cuore.
Esprime soddisfazione anche il sindaco Alan Fabbri che afferma “È stato bellissimo ritrovare il Ferrara Buskers Festival nelle piazze e nelle strade. Grazie agli organizzatori e a tutti gli artisti di strada che anche quest’anno hanno portato la loro carica di energia in città. Sono inoltre particolarmente felice che questa edizione abbia portato con sé alcune novità importanti e nuove potenzialità. Mi riferisco ad esempio alla collaborazione con Venezia, per portare il marchio del Ferrara Buskers Festival anche alla Biennale, esportando sempre più il nome di Ferrara e l’affascinante storia del suo Buskers Festival”
Ancora Rebecca Bottoni: “È stata un’edizione incredibile con una tale affluenza di pubblico che non ricordavamo da tempo; le strade erano così piene di gente sorridente da creare una marea umana molto suggestiva da vedere, e tutto questo si è svolto nella più assoluta tranquillità e sicurezza.
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