Doppio appuntamento a Torino con LEPRE: giovedì 15 e lunedì 26 febbraio, infatti, la città sabauda, che fin dall’esordio ha accolto con entusiasmo il cantautore romano, ospiterà due imperdibili concerti, uno in full band e uno, più intimo, in solo.
LEPRE presenterà dal vivo “Eremo”, il nuovo album d’inediti uscito lo scorso 19 gennaio per Santeria / Audioglobe: un disco caratterizzato da energici arrangiamenti strumentali ed entusiasmanti momenti di sperimentazione, capaci di superare, nel momento più opportuno, la canonica struttura della canzone.
Affermatosi come una delle rivelazioni del panorama musicale grazie al sound incisivo e originale del suo album d’esordio “Malato” (2022), dopo una ventennale esperienza come batterista e rumorista in diversi progetti artistici, dai gruppi busker agli spettacoli teatrali del drammaturgo Andrea Cosentino (Premio Ubu 2018), passando per LeSigarette e la band di Lucio Leoni, Lorenzo Lemme porta nel secondo capitolo discografico di Lepre, “Eremo”, la stessa urgenza espressiva che caratterizza la dimensione live del progetto: 13 brani sviluppati a partire da bozze e idee estemporanee che hanno trovato la propria dimensione in studio di registrazione. Piccoli cammei che, attraverso la musica e i testi, creano veri e propri punti di fuga, uscite di emergenza emotive che l’artista offre a sé stesso e all’ascoltatore.
Scritto tra il 2022 e il 2023 nei periodi di pausa dal lungo tour di oltre 70 date con cui l’artista ha preso parte a importanti manifestazioni come Mi Ami Festival, Green&Blue Festival, Auditorium Parco della Musica (Retape), Ferrara Buskers Festival, Festival del Pensare Contemporaneo e molti altri.
Parlando della genesi di “Eremo”, Lepre dichiara: “ Mentre ero in tour e facevo il driver e i traslochi, ho cambiato 4 volte alloggio. Stavo sempre indaffarato, ma comunque mi sentivo ispirato. Mi sono ritrovato solo con la chitarra in mano e il tempo per scrivere raramente e quasi per caso, ma ogni volta che è successo avevo appunti e idee da sviluppare. Così, senza pensare, mettevo bozze di brani in una cartella con appunti audio e ripartivo con le mie mille questioni da inseguire. Un giorno Giorgio Maria Condemi mi ha proposto di fare una prova per capire se potevamo registrare qualcosa di nuovo in studio da lui e in una sera abbiamo buttato giù due o tre cose pazzesche. L’ho chiamato la mattina dopo e gli ho chiesto se aveva altri giorni liberi. Sembrava un miracolo riuscire a vedersi in quel periodo. Il disco ci è esploso tra le mani, era tutto naturale, ovvio, stimolante .”
In un mondo sempre più complesso e iperconnesso come quello contemporaneo è facile sentirsi travolti dagli eventi e dagli impegni quotidiani, per questo è necessario trovare un posto sicuro dove ripararsi.
Una stanza, un concerto, un museo, una tenda, un teatro, un vagone, un sacco a pelo, un’auto. Non è importante quale sia questo luogo, ci suggeriscono le tracce di “Eremo”, ma più che sia un punto di riferimento dove isolarsi dal frastuono e dagli stimoli della società odierna.
All’inizio doveva essere il titolo di un brano, ma poi è diventata la parola chiave del disco, la sintesi di quello che mi è successo mentre lo scrivevo – confessa Lepre – Questo album è stato il mio “eremo”, il mio riparo, e spero davvero che lo sia anche per chi lo ascolterà.
La produzione dell’album è stata curata da Giorgio Maria Condemi (chitarrista di Motta, Spiritual Front, Giovanni Truppi, Marina Rei) e Gianni Istroni presso Strastudio. Tra una registrazione e l’altra, Lepre è stato accompagnato nel tour di “Malato” dallo stesso Giorgio Maria Condemi al basso, insieme alle chitarre di Michele Mariola (chitarrista di Margherita Vicario).