Luca Tartaglia, dalla provincia alla conquista di un sogno

Artista eclettico, ricco di talento e con un universo musicale tutto da rivelare. Luca Tartaglia è partito dall’Alta Valle del Sele, una delle zone più belle del sud Italia, per raggiungere e realizzare un sogno, fatto di musica e parole. Il suo è un percorso importante e costellato da varie tappe, per un viaggio fatto di momenti, passioni, lavoro e sacrifici.

La realtà che lo circonda, l’amore provato e le esperienze di vita vissuta, sono solo alcuni dei temi che Luca Tartaglia utilizza nelle sue canzoni – come in Proprio adesso – e che lo rendono un acuto osservatore della quotidianità che vive. Un giocoliere delle parole che, attraverso la melodia e una vocalità unica, arriva al cuore delle persone, riuscendo a regalare emozioni autentiche. Un sognatore che con la sua musica è riuscito a uscire dalla sua comfort zone e si è tuffato nel mondo. È Lo stesso Luca che sì racconta, dai suoi inizi al suo amore per la musica, per arrivare a vivere il momento con Proprio adesso.

Quando hai iniziato a sognare di fare il cantante?

Ho incominciato fin da piccolo a vivere questa mia passione per la musica. Già all’età di 8 anni ho iniziato a suonare il sax contralto, anche perché in paese c’era un insegnante bravissimo che per noi era un vero punto di riferimento. Lo studio del solfeggio e del sax l’ho portato avanti fino al liceo. Tuttavia, tra gli impegni scolastici e il frequentare un liceo classico a Eboli, poiché le scuole più importanti stavano lì, decisi di abbandonare in quel momento quegli strumenti e quegli studi. Poco dopo però, mio padre – che aveva una chitarra classica – m’insegnò a fare qualche accordo. Lì capì di voler riprendere a suonare e di voler anche cantare. Poi, intorno ai 15 anni, sentii l’esigenza di dover scrivere. Anche se inizialmente non scrivevo dei testi, ma solo qualche melodia.

E cosa ti ha portato a cantare?

Intorno ai 15 anni mi scattò una molla, anche se ho sempre avuto questo pensiero. Mia madre mi spinse a iscrivermi a un concorso canoro della provincia. Concorso che ho ripetuto due volte e che andava a toccare i paesini del Cilento, anche quelli dell’entroterra. Durante la manifestazione cantai Mediterraneo di Mango e lì ricevetti tanti complimenti. Avevo ancora una voce infantile, ma evidentemente qualcuno ha intravisto un qualcosa di buono. Poi, intorno ai 17 anni ho avuto le prime esperienze in uno studio di registrazione, che stava ad Ascea Marina, sempre nel territorio del Cilento. Lì ho trovato quelle persone che mi hanno aiutato a fare le prime prove in registrazione. Ho imparato i primi segreti e sempre lì ho lavorato alle prime bozze di canzoni. Tonino Valletta – il capo della TVA Records – è stato per me importantissimo, ho imparato tutto da lui.

Tartaglia Luca
Luca Tartaglia

Cosa ti aspetti e speri che arrivi al grande pubblico della tua musica?

Spero che possa emergere quello che sono io, il ragazzo che vive la quotidianità e la frenesia di tutti i giorni e quello che si rifugia nella musica. Nella mia musica ho sempre cercato di raccontare la parte più intima di me, ma anche quella più intangibile. Tuttavia, non ho mai pensato a un messaggio preciso da dover far arrivare, ma solo all’emozione della musica. Insomma, far arrivare al pubblico il mio mondo!

Cos’è che ti ispira a fare musica?

Ognuno di noi ha una sorta di valvola di sfogo e a me la musica ha sempre aiutato. Nelle mie canzoni c’è tutto quello che raccolgo nel quotidiano e ho vissuto nella mia vita. Sono una persona eclettica e con tante passioni, sono un curioso della vita, un amante del bello e della natura che mi circonda. Osservo tanto e quello che vedo lo riesco poi a riportare nella musica. Non mi impongo nulla, ma scrivo quando sento l’esigenza.

Come mai la scelta di Proprio adesso per aprire questo percorso?

È un brano che parla di vita vissuta, d’inquietudine e di solitudine; di un mondo che ci circonda e che ci vuole troppo perfetti e allineati a immaginari ben definiti. Insomma, viviamo una sorta di spersonalizzazione di noi stessi. Nel brano racconto anche di una persona che diventa un punto di riferimento e che ci fa capire di non dover perdere la speranza. Insomma, avere quella forza per guardare al domani, anche perché c’è sempre un nuovo giorno all’orizzonte.

Luca Tartaglia
Luca Tartaglia

Il progetto sarà un concept, dove tutte le canzoni sono legate l’una con l’altra o i brani saranno slegati per raccontare tutto il tuo mondo?

Quello che abbiamo provato a fare io e mio fratello minore, che mi sta aiutando con questo progetto, è stato di lavorare su alcune canzoni e sulla ricerca di suoni precisi e riconoscibili. Abbiamo cercato di creare suoni adatti e riconducibili a me, per creare un suono ben definito e senza preoccuparci tanto del messaggio, ma cercando di costruire una melodia ben fatta e attuale. Ogni canzone ha una storia a sé, ma al suo interno ci sarà un mondo musicale importante, che va dall’elettronica al folk, passando per il pop e il cantautorato. I Brani non hanno uno storytelling collegato, ma il legame sarà la musica!

Un sogno per questo tuo nuovo percorso?

Mi piacerebbe portare la mia musica in giro per l’Italia e far diventare questo il mio mestiere. Entrare nel cuore delle persone e regalare delle emozioni.

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