Lucky: «“Onda Latina” l’ho scritta nel periodo di pandemia, ma è nata con la mia spensieratezza di sempre»

Si possono unire due paesi così tanto lontani geograficamente come l’Italia e Cuba attraverso la musica? La risposta è Sì, ed è possibile grazie al talento e alla musica di Lucky, al secolo Gianluca Giorgini. Artista eclettico che nel corso della sua carriera, imprenditoriale prima, artistica poi, ha saputo coniugare e unire i due mondi musicali e due paesi lontani tra loro. Con “Onda latina” –  il suo ultimo singolo – Lucky ci trasporta in un’altra dimensione, su un ponte musicale che collega Roma e l’Havana. Con sonorità da ballare e un testo in lingua italiana, “Onda latina” si presenta come un crossover in musica e con la presenza della Little Tony Family, un connubio tutto da gustare, cantare e ballare per tutta l’estate. Noi di RDM abbiamo così raggiunto Lucky, per farci raccontare del suo singolo, della sua musica e del suo rapporto d’amore con Cuba.

Lucky

Ciao Lucky, come stai?

«Molto bene! Sto vivendo l’uscita di questo singolo con molta speranza dopo tutto quello che abbiamo vissuto. Più di due anni fermi e che sono stati molto pesanti. Adesso sto bene e ritrovare il contatto con le persone mi fa stare bene».

“Onda Latina” è il tuo ultimo singolo, un sottile filo rosso che lega l’Italia con Cuba. Cosa ci puoi raccontare di questo singolo?

«“Onda Latina” l’ho scritta nel periodo di pandemia, ma è nata con la mia spensieratezza di sempre. Con la speranza che si sarebbe sistemato tutto quanto prima. Ho lavorato per andare avanti, per trovare un futuro e non perdere questa mia spensieratezza. Il brano è un mix di suoni cubani con un testo in italiano e degli elementi per divertire, per trovare la voglia di tornare alla normalità e di trasmettere un qualcosa di simpatico, fresco e allegro. Fortunatamente non mi sono chiuso in me stesso, ma con la musica ho cercato di dare ancora una speranza a tutti noi».

Un bramo ricco di storie, contaminazioni e partecipazioni…

«Nel brano ci sono Christian & Rey, nipoti di Pacho Alonso, la storia della musica cubana e figli di Pachito Alonso e ci sono anche Edesio Alejandro e il figlio Christian. A rappresentare il suono italiano, la Little Tony Family. Ho scelto loro anche perché Little Tony è stato un grande artista ed è stato capace di rappresentare l’Italia in tutto il mondo. A loro si aggiunge anche il maestro Elvino Echeoni, uno dei massimi esponenti dell’Arte contemporanea. Questa è stata un’operazione che è nata in modo spontaneo, era nelle mie intenzioni, ma non pensavo di realizzarla. Invece, quando ho fatto sentire il brano, tutti quanti hanno sposato immediatamente il progetto. È stato bello riuscire ad unire la tradizione italiana e quella cubana in un brano moderno».

Lucky – “Onda latina”

Ma com’è nato in te questo legame tra Cuba e l’Italia?

«A Cuba ho ritrovato l’allegria che forse noi italiani avevamo perso. Dell’Italia ho ricordi di un paese più allegro, spensierato, musicale e con più voglia di divertirsi. L’esperienza che vivo oggi a Cuba è simile a quella che raccontava mio padre o che raccontavano i miei nonni. Quella genuinità che oggi ritroviamo solo nei film di Alberto Sordi o De Sica, a Cuba è ancora presente. C’è una grande spensieratezza a Cuba, e si vede la voglia di andare avanti del suo popolo. Una voglia che l’Italia aveva e che forse ora ha perso».

Prima una carriera da imprenditore e dal 2011 artista in primo piano. Come mai ti sei voluto mettere in gioco da artista?

«Continuo ad avere un grande rispetto per chi nasce artista, anche perché uno nasce con il talento e non lo scopre così di colpo. A me Cuba ha dato la possibilità di mettere in mostra il mio talento e di divertirmi. Io gioco con qualcosa che mi piace e spero che il pubblico reagisca sempre in maniera positiva, divertendosi, ballando ed emozionandosi. È bello creare complicità con il pubblico ed è entusiasmante far ballare anche i cubani».

Lucky – Cover “Onda latina”

Da Roma all’Havana, ma queste due città così diverse da loro, hanno dei punti in comune?

«Secondo me sì! Sono due città estremamente interessanti, anche sotto il punto di vista architettonico, seppur ben diverse tra loro. Sono due città uniche. Inoltre, stiamo parlando di due capitali che accolgono turisti da ogni parte del mondo. Entrambe sono poi città molto goliardiche e alla mano. Quindi sì, trovo dei punti in comune tra Roma e l’Havana».

A “Onda latina” seguirà anche un album?

«”Onda latina” vuole essere un po’ la sigla del progetto. Un progetto di collaborazione fra Italia e Cuba, o per allargarlo di più, fra l’Europa e l’America Latina. Un’unione tra artisti italiani e artisti latini. Insomma, mi piacerebbe fare un interscambio culturale e mettere all’interno dell’album tante collaborazioni e fare un discorso a 360°».

Come sarà l’estate musicale di Lucky?

«Sono stato a Vetralla qualche giorno fa per la fase finale regionale del Cantagiro, dove mi hanno invitato per suonare e cantare dal vivo. Inoltre, porterò il Cantagiro anche a Cuba e così porterò un pezzo d’Italia lì. Con “Onda latina” sono arrivato in ritardo nelle programmazioni estive, e non è facile inserirsi in un qualcosa di già programmato, ma tuttavia penso che riusciremo a fare delle date».

In conclusione, ti sei tanto prodigato per questa unione di mondi. Ma qual è ad oggi il sogno nel cassetto?

«Continuare a regalare divertimento e a vivere di emozioni».

Seguici sulle nostre pagine facebook e instagram!