Luisa Corna: “Mi piaceva l’idea di far emergere la straordinaria forza di una donna che decide di prendere nuovamente in mano la propria vita”

Elegante, raffinata, bella e con una voce unica, Luisa Corna è una donna dai mille volti, dalle mille sfumature e dai mille talenti. Artista a 360° capace di unire infatti la tv, il cinema e la musica attraverso una carriera invidiabile, ricca di incontri, momenti e attimi. Oggi torna con un nuovo singolo dal titolo “Il giorno giusto” già disponibile in radio e su tutte le piattaforme digitali (RB Music / The Orchard) e realizzato con la collaborazione con Riccardo Brizi e Lorenzo Cilembrini, più noto come Il Cile. Il brano, una ballad carica di emozioni e profondità, riflette la lotta interiore di chi, nonostante il dolore, fatica a lasciar andare i ricordi di un amore vissuto intensamente, un inno di determinazione e resilienza. Noi di RDM l’abbiamo raggiunta per una piacevole chiacchierata.

Benvenuta tra le nostre pagine Luisa, mi piacerebbe iniziare questa intervista con una domanda che oggi si fa sempre meno: Come stai?

Sto bene! Ti ringrazio. Sto vivendo un bel periodo della mia vita nel quale ho anche imparato a prendere le cose con più leggerezza. Inoltre, l’uscita del mio nuovo singolo mi sta dando piacevoli emozioni e grandi soddisfazioni.

Artista a 360° e un curriculum ricco di grandi successi, ma Luisa Corna che artista è oggi?

Le diverse esperienze lavorative vissute mi hanno permesso di crescere e maturare professionalmente ma anche di essere più selettiva. Oggi posso dire con certezza di aver trovato nella musica la mia espressione artistica più autentica e anche una inesauribile fonte di energia.

Una carriera divisa tra programmi televisivi, fiction e brani musicali intramontabili. C’è però un momento che ricorda con maggior affetto o per qualche curiosità?

Se devo ricordarne uno in particolare direi il Festival di Sanremo del 2002 al fianco del mio caro amico Fausto Leali. È stata un’esperienza esaltante ricca di emozioni fortissime. Io ero tesissima nonostante la presenza di un veterano come Fausto. Ricordo che quando uscì per la prima volta sul palco, durante la diretta, inciampai per un attimo ma fortunatamente ripresi subito l’equilibrio. Quella circostanza mi aiutò improvvisamente a sdrammatizzare tutto e ad esibirmi con maggiore serenità. Direi che è alla fine andata bene!  

Tantissime anche le collaborazioni e gli incontri. Ce n’è qualcuno che ricorda con particolare simpatia?

Ti racconto questo aneddoto. Qualche anno fa cantai col Dionne Warwick. Il nostro primo incontro avvenne direttamente in sala prove insieme a tutta l’orchestra della Rai. Lei arrivò sgranocchiando un cuore di ananas (la parte interna più dura e fibrosa per intenderci) e lo fece per quasi tutto il tempo, anche mentre cantava. Di questi bastoncini di ananas ne aveva parecchi in un sacchetto di plastica, me ne offri uno dicendomi che era il suo antinfiammatorio preferito e che l’aiutava a recuperare la voce.

Arrivando alla musica, è uscito da poco il videoclip del suo ultimo singolo, ma dove si colloca “Il giorno giusto” nella sua straordinaria carriera?

Ho avuto diversi momenti “giusti” nella mia carriera. Senz’altro uno di questi è stato quando ero corista a “Domenica In” e mi chiamò Corrado per propormi la conduzione di un programma televisivo (“Tira e molla” insieme a Ingrassia) che mi avrebbe poi dato notorietà sul piccolo schermo. Da lì alla partecipazione al film di Giorgio Panariello (“Al momento giusto”) il passo è stato breve. Poco dopo sono stata notata da Fausto Leali che cercava una cantante per “Ora che ho bisogno di te”, il brano che poi abbiamo portato a Sanremo nel 2002. Quando mi telefonò per propormi di provinare il brano fu forse il mio giorno più “giusto”.    

Quali emozioni si celano dietro questo brano?

Questa canzone nasce dall’ispirazione del Cile e Riccardo Brizi, due talentuosi compositori che apprezzo molto. Io ho lavorato sul testo. Mi piaceva l’idea di far emergere la straordinaria forza di una donna che decide di prendere nuovamente in mano la propria vita, facendo la scelta dolorosa ma necessaria di lasciarsi il passato alle spalle per affrontare il futuro con maggior consapevolezza.

Un viaggio musicale che esplora le complessità dell’amore, tra introspezione e sensibilità. Un brano dedicato a tutti e per tutti?

Credo che chiunque ci si possa ritrovare perché porta un messaggio universale. La vita con le sue sfumature e con i suoi improvvisi cambi di rotta riesce spesso a disorientarci, a farci sentire fragili. Questo brano è dedicato proprio a tutti coloro i quali hanno bisogno di ritrovare la loro strada per poter andare avanti, senza rifugiarsi nei ricordi del passato. Spero sia di ispirazione per quanti cercano la forza di guardare oltre un presente doloroso, accettando l’evolversi degli eventi, come può essere appunto la fine di un grande amore. Si dice che quando si chiude una porta si apra un portone… basta avere il coraggio di attraversarlo.

Che cosa rappresenta per lei l’amore e quanto è stato importante per la sua vita?

L’amore per il mio lavoro è stato essenziale, è quella passione che ti porta a non mollare mai, a non sentire il peso delle porte chiuse in faccia, che inevitabilmente non mancheranno mai in un percorso lavorativo come questo. E poi nella mia vita privata i sentimenti hanno sempre influenzato le mie scelte nel bene e nel male. Oggi sono felice di non aver sottovalutato questo straordinario potere. Inoltre l’affetto incondizionato della mia famiglia mi ha sempre fatto sentire amata ovunque andassi.

Oggi invece secondo lei che importanza si dà all’amore?

Oggi hanno enorme successo le varie piattaforme social, dove appare facile fare nuove amicizie. Si vive in un’epoca in cui uno sguardo è sostituito da un “visualizzato” e si comunicano le proprie emozioni tramite “emoticon”. Ma io credo che l’amore sia un sentimento irrazionale, che non può essere standardizzato nell’immagine di un cuore o di una faccina sorridente. Anche se le relazioni virtuali apparentemente ci aiutano ad esprimerci, in realtà ci rendono incapaci di provare quella “chimica” necessaria a mio avviso per capire realmente cosa proviamo per un’altra persona. Credo che l’amore rimanga ancora il motore che muove il mondo, basta un pizzico in più di coraggio, senza il timore di mostrarsi per quello che si è lontano dal telefonino e dalle tastiere del computer.

Il 2024 sta finendo, un bilancio di questo anno lo ha fatto?

Certamente, e credo di poterlo chiudere tutto sommato in positivo. Sono riuscita a esprimere la mia musica e ho trovato ancora la complicità di tante persone che mi seguono. Spero di poter condividere con loro ancora molte soddisfazioni. In fondo, come diceva Ezio Bosso, “La musica è come la vita, si può fare in un solo modo: insieme”.

Per il 2025 cosa ci dobbiamo aspettare di sorprendente da Luisa Corna?

Ho molti progetti e tanta voglia di vederli realizzati! Aspettatevi una Luisa Corna determinata!

Seguici sulle nostre pagine facebook e instagram!