MamaBaba è un’artista di grande talento, unica nel suo genere e una vera forza della natura, capace di emozionare con una voce inconfondibile. Cantautrice appassionata con la sua musica racconta storie, pagine di vita; forza e determinazione non tradiscono, tuttavia, grazia ed eleganza, con cui riesce a passare dal blues più tradizionale al gospel, dal soul all’innovativo chino pop. Una donna esperta che ha deciso di approcciare alla musica con rispetto, utilizzandola come strumento per sfogarsi e per raccontare le proprie emozioni. Una donna dalla duplice esistenza, impegnata nel lavoro, ma con risvolti ed una passione per la musica che fanno di lei un’artista completa e unica.
Una donna dalla doppia vita, ma cosa ti ha portato alla musica?
La musica ha sempre fatto parte della mia vita, anche se inizialmente da semplice fruitrice. Per una buona prima parte ho dovuto fare un altro lavoro, un lavoro stimolante e che mi portava anche a parlare in pubblico; tuttavia, circa vent’anni fa, ho deciso di intraprendere questo percorso. Sono molto chiusa, non introversa, ma non amo mostrare a chiunque le mie emozioni. Così, ad un certo punto della mia vita, ho sentito la necessità di trovare un modo per esternare quella parte più intima di me e la musica è stata per me, strumento. Grazie a lei ho imparato a raccontarmi senza filtri e senza limiti.
Cosa rappresenta per te la musica?
Per me la musica è emozione, è il mio obiettivo primario, amo cantare, ma il sogno è quello di emozionare con la mia musica e con la mia voce. Quando salgo sul palco, voglio emozionarmi e voglio emozionare chi viene ad ascoltarmi. Non cerco la perfezione, ma voglio poter trasmettere qualcosa. Voglio arrivare a chi ascolta, condividendo le emozioni.
L’amore per la musica ti ha portato a giocare tanto con i generi, ma il blues resta il tuo grande amore. Cosa rappresenta per te e come è nato?
Il blues è una passione e spero un giorno di riuscire a calcare i palchi blues più importanti d’Italia. È un genere forse non preciso, non lineare, ma che ti entra dentro le vene e che non ti abbandona. Mi emoziona come poche cose al mondo. Come canto, inizialmente ero più dedita al pop, ma con l’età e la maturità anche la mia voce si è modificata e quindi si è adattata al canto blues. Diciamo che è entrato per caso nella mia vita e non mi ha più lasciato.
Sperimentazione che però ti accompagna sempre nella tua musica. Lo studio e la curiosità come elementi essenziali per il tuo percorso…
Sicuramente sì! La curiosità è alla base per la mia musica, io scrivo e compongo solo quando un tema o un qualcosa mi incuriosisce realmente. Non realizzo mai un qualcosa a comando o perché obbligata. Amo questa libertà di scelta. Alla curiosità unisco lo studio, perché senza di quello non potrei arrivare a cantare determinate cose o alimentare la mia curiosità verso altri mondi musicali. Quando impari a cantare anche altri generi ti arricchisci e puoi riutilizzarlo anche per mischiare e creare un qualcosa di nuovo e meraviglioso. Lo studio ti apre la mente ed essendo appassionata della musica ci metto l’impegno in tutto quello che faccio!
La musica è per te è anche una sfida?
Certamente! Per me c’è l’assoluta curiosità di vedere se ci riesco. È una sfida continua con me stessa e che mi porta ad accrescere anche la mia curiosità. Ovviamente la cosa mi deve piacere, ma se mi impegno in un qualche progetto, faccio di tutto per portarlo alla luce a modo mio.
Quando scrivi, cos’è che ti ispira?
Non è facile dare una risposta. È una cosa che nasce dentro, non c’è niente di matematico nell’ispirazione. È un qualcosa che si sviluppa in modo improvviso, possono passare anche giorni senza un’idea, ma quando arriva capisci subito che è quella giusta. Anche qui, però, ci deve essere qualcosa che mi emoziona, devo farmi trasportare da una melodia o da un suono.
Il palco per te è il luogo dove ti puoi raccontare, ma quali emozioni vivi quando stai lì sopra?
Il palco è il mio luogo, è la mia casa. È il posto che mi permette di essere me stessa e di raccontare quello che vivo. Il palco rappresenta il punto di raccordo con chi mi ascolta. È il mio spazio per far capire al mondo che ci sono, che ho dei sentimenti e che li voglio esternare. Ho un qualcosa da dire e il palco mi aiuta ad essere presente. Mi emoziona sempre salire sul palco e cantare.
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