Marco Ligabue, tra ambiente e musica

Fratello d’arte, ma dal talento unico, Marco Ligabue è uno di quei artisti da riscoprire, e non solo per il suo legame di sangue. Cantautore vero, sincero e unico, capace di rappresentare la sua regione in giro per l’Italia. Artista di talento e dalle mille sfaccettature, in Toc Toc Ecologico va a trattare un tema delicato come l’ambiente, in Anima in fiamme racconta l’apatia delle passioni. Due brani così diversi musicalmente e nei temi, ma così vicini nel dimostrare un grande talento e una poliedricità invidiabile. Noi lo abbiamo raggiunto per scambiare due chiacchiere.

Ciao Marco, questo è per te un periodo particolarmente impegnativo e ricco, dal punto di vista artistico. Cos’è però che ti sta regalando questi stimoli?

Scrivo solo di cose che mi colpiscono, scrivo di quei temi che meritano una riflessione, non scrivo mai per fantasia o perché obbligato. Ad inizio anno ho avuto modo di fermarmi per qualche settimana e ho avuto modo di organizzarmi e prendermi il mio tempo. Sul lato artistico, sono in un momento di grande fermento artistico e al momento c’è tanta carne al fuoco!

In Toc Toc Ecologico vai a trattare un tema delicato come l’ambiente, mentre in Anima in fiamme racconti l’apatia delle passioni. Due brani completamente diversi…

Toc Toc Ecologico è un brano nato dalla mia percezione delle notizie sull’ambiente. La crisi ambientale è uno dei grandi temi di questo secolo e spesso viene coperta da notizie meno importanti. Dovremmo darci una svegliata. Anima in fiamme è invece un brano dove racconto il fuoco delle passioni, quel qualcosa che va a migliorare una vita e a renderla unica. Ho voluto rappresentare diverse parti di me con questi due brani.

Tanti anche i generi che tratti nei tuoi brani…

Anche perché io sono un grande cultore della musica e passo da un genere all’altro senza problema. La mia scelta si basa sul tema che vado a trattare, sul vestito che trovo più adatto. Ad esempio, il prossimo brano sarà più cantautorale.

Tra le tue passioni anche il Torino. Un giudizio sulla stagione dei granata?

Juric ha fatto un buon lavoro in questa stagione e in generale in questi tre anni. Riuscire ad avere una squadra che lotta per l’Europa è bello e appagante, ma speriamo di rivivere anche noi serate come quella dell’Atalanta. Quella di Juric è una squadra con la sua identità, un po’ pazza ed è quindi difficile dare un giudizio. Forse un sette però glielo possiamo dare per questa stagione.

Ad accompagnare il singolo, anche il video di Anima in fiamme, una bella emozione per un tifoso come te…

Mi sono ritrovato ad entrare nel campo del Torino e ad averlo tutto per me per due ore. Mi sono sentito come un bambino. Per un attimo mi sono rivisto Pulici, Graziani e tutti gli eroi della mia infanzia. Sono stato fortunato per l’opportunità.

La tua è una carriera lunga, divisa dall’esperienza da solista e gli anni con due band. Ma potendo tornare indietro, rifaresti tutto o cambieresti qualcosa?

Io sono contentissimo del mio percorso, ho avuto diverse esperienze e diverse esigenze. Sono andato di pari passo con il mio istinto e ho seguito la mia voce interiore. L’unico rammarico, è che con i Rio non mi sono lasciato benissimo, ma con gli anni ho avuto modo di recuperare. Se potessi tornare indietro mi lascerei più serenamente con loro.

Tanti sono gli artisti con cui hai collaborato in carriera, come Beppe Carletti, Paolo Belli, Antonella Lo Coco, Shade e molti altri, ma con chi ti piacerebbe lavorare in futuro?

Direi Brunori Sas e Gianna Nannini. Sono due grandi artisti e mi piacerebbe lavorare con loro.

In conclusione, questi singoli faranno parte di un progetto più ampio?

Certamente! A breve uscirà un nuovo singolo più cantautorale rispetto a Toc Toc Ecologico e Anima in fiamme; mentre in autunno uscirà l’album. Al momento non voglio ancora dire altro.

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