Michele Pecora: «È stata un’estate meravigliosa»

Michele Pecora è uno dei grandi volti della musica italiana. Da “Era lei” a “I Poeti”, passando per “La mia casa”, “Te ne vai”, “Vestita di bianco” e tante altre meravigliose canzoni scritte per se e per altri artisti e che hanno accompagnato la vita di intere generazioni. Artista a 360°, partito dalla splendida Agropoli e arrivato al grande pubblico grazie al suo grande talento e ad una scrittura poetica e ricercata. Una carriera invidiabile, ricca di musica, traguardi, premi, riconoscimenti e con un pubblico trasversale che gli mostra affetto concerto dopo concerto. Michele Pecora è stato tra i grandi protagonisti di questa estate italiana, ed ora, è pronto a raggiungere il Minturno Musica Estate 2023, dove porterà le sue canzoni e la sua orchestra, per regalare ancora emozioni e momenti indimenticabili. A raccontare quest’estate ricca di musica, il Minturno Musica Estate e i progetti futuri, lo stesso Michele Pecora.

Benvenuto sulle nostre pagine Michele, inizierei con una domanda che in pochi fanno ancora: come sta?

«Sto bene, nonostante quello che abbiamo vissuto e quello che si sente in televisione. Artisticamente sto vivendo una stagione inaspettata, un momento musicale incredibile per me. Fortunatamente sto bene dal punto di vista professionale e soprattutto personale».

Una serie di concerti, tantissime date ed eventi che l’hanno vista protagonista, che giudizio dà alla sua estate?

«È stata un’estate meravigliosa, ricca di concerti e di eventi. Ma è stata soprattutto un’estate ricca di tanto affetto, il contatto con il pubblico è sempre emozionante ed è stato bello vedere tanti giovani cantare le mie canzoni. Ho sentito una partecipazione bella e forte ed è emozionante continuare a sentirla dopo tanti anni. È stata un’estate bella e faticosa ma ricompensata da questo grande affetto».

Giungano è stata una delle tappe della sua fortunatissima estate, da direttore artistico della 17ma Edizione della Festa dell’Antica Pizza Cilentana si è potuto confrontare con un pubblico variegato e con artisti e generi diversi…

«Ciò che ho fatto in passato, mi ha dato quella credibilità che oggi riesco a portare in giro per i concerti e per gli eventi. È una sorta di premio per quello che ho fatto artisticamente. La direzione artistica è un esempio di ciò. Da direttore artistico, ti devi confrontare con un pubblico diverso e trasversale e assecondare i gusti di tutti non è sempre facile. Mi sono così confrontato con gli artisti che hanno partecipato e mi sono sorpreso per l’alchimia e la stima che si è venuta a creare, anche se facciamo generi diversi. È stato bello vedere tanta gente entusiasta per questa edizione e tanti grandi artisti».

A concludere l’estate, il Minturno Musica Estate 2023, cosa ci dobbiamo aspettare?

«Sarà un grande evento musicale e con grandi ospiti. Per me è un appuntamento particolare, sia dal punto di vista personale che artistico. Lì poi avrò un doppio ruolo: canterò le mie canzoni e sarò maestro d’orchestra, accompagnerò così i miei colleghi durante l’evento. Sarà un bel modo per ritrovare gli amici e il pubblico. Per me è una grande responsabilità».

Il Direttore artistico del Minturno Musica Estate è Pasquale Mammaro, uno dei personaggi più influenti della musica italiana. Che tipo di rapporto ha con lui?

«Pasquale è una persona fantastica e un professionista esemplare. La mia amicizia con Pasquale Mammaro parte da lontano, da ragazzi. Già da giovane frequentavo Minturno, che è il posto dove è nato Pasquale. Stavo quindi spesso a casa sua e conoscevo la sua famiglia. Ancora oggi è un grande amico per me e spesso ci troviamo in vacanza insieme».

Michele Pecora feat. Enzo Decaro – I Poeti

Immagino che dopo questa lunga estate si rimetterà a lavoro sulla sua musica, ma ci può già dire qualcosa sui progetti futuri?

«Sto lavorando a due progetti: il primo sarà una raccolta, dove metterò tutte le mie produzioni più importanti e farò così ordine anche sul web e sulle piattaforme. Il secondo progetto sarà un album di inediti che ho scritto e all’interno ci sarà anche un brano in dialetto agropolese per omaggiare la mia città. Ho aperto la mia carriera a Castrocaro con una canzone dedicata ad Agropoli e arrivato a questo punto della mia carriera volevo omaggiare di nuovo la mia terra».

Più di quarant’anni di carriera, con grandi successi alle spalle e tantissimi riconoscimenti. C’è però un qualcosa che ancora manca alla sua carriera?

«Mi posso ritenere soddisfatto e fortunato. Ho collaborato con grandi artisti come Franco Battiato, ho scritto un brano con Giusto Pio per Milva, ho aperto il tour di Antonello Venditti “Sotto il segno dei Pesci”, ho collaborato con Pierangelo Bertoli. Insomma, potrebbe non mancare niente. Forse, potrei dire Sanremo, anche se ci ho partecipato come autore e come direttore d’orchestra (con “Rivoglio la mia vita” per Lighea). Mi piacerebbe affrontare la gara. Inoltre, quest’anno, riceverò uno dei riconoscimenti più belli della mia carriera dal Festival dei Due Mondi di Spoleto. Infatti, riceverò il Premio Letteratura 2023 e questo mi riempie di gioia ed orgoglio. Un grande attestato di stima che va oltre la musica».

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