Le due leggende della musica italiana, Mogol e Mario Lavezzi, hanno presentato quest’oggi alla stampa il loro nuovo album “Capolavori nascosti” (Nar International / Artist First), con all’interno le canzoni nascoste e incomprese di una carriera intera, realizzate e interpretate con altri grandi artisti della scena musicale italiana. Dopo tanti anni di canzoni e di grandi successi, come “È il primo giorno di primavera” (primo brano scritto insieme), “Varietà” e “Vita”, solo per fare qualche esempio, Mogol e Lavezzi hanno deciso di recuperare dei veri “Capolavori nascosti” e di raggrupparli insieme per la prima volta in un album intero.
“Una scelta coraggiosa – dice Mogol – in un momento musicale dove non si fanno più album”.
All’interno dell’album, in uscita venerdì 17 marzo, oltre i diversi brani da recuperare, anche un inedito: “Una storia infinita”, scritto da Mogol e Mario Lavezzi e cantato dallo stesso Lavezzi con Cristina Di Pietro.
“Il brano parla di una coppia che durante il lockdoown è rimasta insieme – racconta Lavezzi – unita ancora più di prima e facendo diventrare la loro una storia infinita”.
Un album scritto a quattro mani da due autentiche leggende della musica italiana e che scelgono così di dare nuova vita e una seconda possibilità alle tracce nascoste e incomprese.
14 sono le canzoni che compongono questa tracklist:
“Bianche raffiche di vita” (Mario Lavezzi, Mango, Laura Valente, Luca Carboni); “Per fortuna che ci sei” (Mario Lavezzi, Dave Pearlman); “Giorni leggeri” (Mario Lavezzi, Riccardo Cocciante, Lucio Dalla); “L’amico latino” (Mario Lavezzi); “Non è una bella idea” (Mario Lavezzi); “Per la gloria” (Mario Lavezzi, Gianni Bella, Riccardo Cocciante, Mango, Raf); “Zitta” (Mario Lavezzi, Ramòn Stagnaro); “Una vita normale” (Mario Lavezzi, Giulia Fasolino); “Anche settembre” (Mario Lavezzi, Elena Roggero); “Ci vorresti tu” (Ornella Vanoni, Mario Lavezzi); “La bandiera” (Mario Lavezzi, Biagio Antonacci); “Avanti così” (Mario Lavezzi); Momento delicato” (Mario Lavezzi, Fiorella Mannoia); “Una storia infinita” (Mario Lavezzi, Cristina di Pietro).
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