Grande ritorno per il Muro Del Canto con “Maestrale” (Fiori Rari / distr. digitale Believe – distr. fisica Goodfellas). Un nuovo album dal respiro di libertà, figlio della natura e all’insegna del cambiamento, con una continua e costante evoluzione tra suoni e cantato, ma che riesce a mantenere tuttavia i tratti distintivi che hanno reso la band, una delle grandi realtà della musica italiana. Un disco – con 11 brani all’interno – anticipato dai singoli “Controvento”, “Cometa” e “La Luce della Luna” e che esce a quattro anni di distanza da “L’amore mio non more”. E nell’estate del ritorno alla musica dal vivo, la band romana si regala un lungo tour di presentazione che attraverserà tutta l’Italia, partito già da Roma e alla quale si affiancheranno anche una serie di aperture a Ben Harper & The Innocent Criminals. A parlare con noi Daniele Coccia, che ci ha raccontato di “Maestrale” e degli appuntamenti futuri della band.
Ciao Daniele, innanzitutto come state voi del Muro Del Canto?
«Stiamo bene, accaldati e contenti di essere riusciti a fare qualcosa di nuovo e di aver potuto organizzare delle date estive».
Immagino la felicità nel tornare a calcare con una certa costanza il palco e riabbracciare il vostro pubblico…
«È quello che ci è mancato di più. Noi ci nutriamo di live e ora che siamo tornati a vivere l’atmosfera della musica dal vivo, è bello vedere il pubblico partecipare. Fortunatamente stiamo recuperando i piani iniziali».
“Maestrale” è il vostro ultimo album. Cosa ci puoi raccontare di questo nuovo progetto discografico?
«L’album è nato prima del periodo pandemico, infatti molti brani sono del 2018 e del 2019. Abbiamo dovuto lavorare a distanza e in maniera diversa rispetto al passato, per i motivi che tutti sappiamo. Nella primavera del 2020 siamo riusciti a ricontrarci, ma non potevamo ancora suonare nella sala prove. Così, abbiamo preso tutto e siamo andati a casa di mio nonno in campagna, e lì abbiamo iniziato a scrivere e mettere su carta tutte le idee che avevamo in testa. Da quel primo imprinting, abbiamo iniziato a scrivere “Maestrale”. Nonostante le restrizioni siamo riusciti a lavorare anche se a distanza, ma è stato bello rivedersi e suonare insieme, tra le cicali e le galline che ogni tanto passavano di lì. “Maestrale” è un album che ci soddisfa parecchio».
Quindi i brani sono stati composti, arrangiati e suonati in aperta campagna. Dopo gli anni difficili del Covid, possiamo definire questo album come figlio di una certa libertà?
«È sicuramente figlio di quella libertà che ci è mancata, ma è anche frutto di una certa libertà che abbiamo cercato di riconquistare. Ci siamo dovuti reinventare e trovare nuove idee per preparare al meglio questo album. Stavamo all’aperto e abbiamo dovuto fare di necessità virtù, ma suonare in mezzo alla natura è stato molto bello. Quindi sì, “Maestrale” è sicuramente figlio della libertà, ma anche della natura».
L’album si apre proprio con “Maestrale”, una sorta di introduzione all’album, ma come mai avete pensato di iniziare così?
«È un intro breve, ma introduce un canto alla natura, ovvero il brano successivo che è “La luce della luna”. Questa introduzione è quasi come una preghiera, ma essendo noi persone atee, abbiamo parlato alla natura e della solitudine dell’uomo, che in questo caso allarga le braccia e grida al vento. Nel brano successivo ritroviamo poi questo uomo, in una situazione più chiara, che si identifica nella natura. Proprio come è successo a noi, che suonando all’esterno, ci siamo ri-avvicinati alla natura».
Questo quindi lo potremmo definire quasi come un album spirituale ma nei confronti della natura?
«Secondo noi si può benissimo considerare un album spirituale, ed è il primo che facciamo con certi temi e certe influenze».
Tra le curiosità di questo album, c’è sicuramente questo titolo “Maestrale”…
«Il vento è un elemento significativo. Porta via qualsiasi cosa; e noi volevamo portare via questo periodo in qualche modo. Abbiamo scelto un vento fresco, con un nome che ci piaceva e per l’attinenza con Roma “Roma Magister Mundi”».
Il vostro tour è partito proprio da Roma e toccherà tante date in giro per l’Italia, per presentare il vostro album e per aprire gli eventi di Ben Harper e The Innocent Criminals…
«Stiamo girando l’Italia e purtroppo ci manca il sud, ma abbiamo diverse date in Sardegna. Siamo partiti da Roma, Spilimbergo e Pofi e poi saremo a Ponticelli di Malalbergo, Brescia, Palmanova, San Gemini e poi ci saranno le aperture a Ben Harper e The Innocent Criminals ecc. Con Ben Harper abbiamo già suonato in passato e fu una bellissima esperienza e questa volta credo che sarà un esperienza ancora più bella perché apriremo ben quattro date. Per noi è un grande onore perché lo ascoltavamo e lo ascoltiamo ancora oggi e avendolo conosciuto personalmente, ci siamo affezionati ancora di più. Durante il lockdown lo abbiamo aspettato e sarà sicuramente un momento che ci godremo. Insomma, tra le tante date estive ci stiamo preparando anche per settembre con una data a Ostia Antica e a ottobre con le date di Torino e Milano. Poi, se tutto va bene, incominceranno i concerti nei club e nei posti al chiuso».
Le date del tour di presentazione
01/07 Roma, Villa Ada
03/07 Spilimbergo (PN), Folkest Festival
10/07 Pofi (FR), Bomboklat Festival
16/07 Ponticelli di Malalbergo (BO), Solidarity Festival ed. 3
05/08 Porto Pollo – Palau (SS), Rupi’s Beach Bar
06/08 Porto Ferro – Sassari, Il Baretto di Porto Ferro
07/08 Cagliari – Lungomare Poetto, Corto Maltese
14/08 San Gemini (TR) – Piazza San Francesco
20/08 Vallemare di Borbona (RI), Vallemare 2022
15/09 Ostia Antica (RM) – Teatro Romano di Ostia Antica – NUOVA DATA
18/10 Torino – Off Topic
19/10 Milano – Santeria Toscana 31
IN APERTURA A BEN HARPER & THE INNOCENT CRIMINALS
02/08 Palmanova (UD), Estate di Stelle – Piazza Grande
03/08 San Mauro Pascoli (FC), Acieloaperto – Villa Torlonia
09/08 Riola Sardo (OR), Parco dei Suoni
11/08 Brescia, Festa Radio Onda d’Urto
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