“Passeggeri della notte” arriva nelle sale italiane ad aprile

Il nuovo film di Mikhaël Hers “Passeggeri della notte”, già in concorso alla Berlinale 2022 arriva finalmente nelle sale italiane dal 13 aprile distribuito da Wanted Cinema. Dopo il festival di Berlino, il premio per la migliore sceneggiatura al Festival di Valladolid, la candidatura ai César per la miglior colonna sonora, l’evento speciale al festival di Torino, arriva al cinema il nuovo film di Mikhaël Hers, (Quel giorno d’estate). 

Passeggeri della notte è una toccante storia familiare che inizia a Parigi durante la notte delle elezioni francesi del 1981, con la storica elezione di Mitterand. Mentre i parigini si riversano nelle strade con una forte speranza di cambiamento, la quarantenne Elisabeth (Charlotte Gainsbourg) raccoglie i cocci del suo matrimonio, pensando a come mantenere se stessa e i suoi due figli adolescenti.

Dopo varie peripezie, trova lavoro in una radio, dove si occupa di un programma di confidenze notturne condotto dalla carismatica Vanda (Emmanuelle Béart). Intenta a riorganizzare la propria vita, con l’aiuto del padre e alle prese con le problematiche dei figli, Elisabeth incontra un’adolescente senza fissa dimora di nome Talulah e la invita a casa, offrendole per la prima volta il calore di una famiglia. Il nuovo ménage domestico provocherà nuovi inciampi e inaspettate gioie, facendo intravvedere la possibilità di un inedito equilibrio affettivo.

La grande sensibilità dello sceneggiatore e regista Hers e la intensa, magistrale interpretazione di Gainsbourg danno vita ad un film che strappa sorrisi e lacrime a più riprese. Una piccola epopea familiare nella quale ogni spettatore, giovane o meno, potrà immedesimarsi profondamente e uno spaccato di vita europea degli anni ’80 che il film ricostruisce minuziosamente, anche nei dettagli stilistici degli arredi e della moda dell’epoca.

Non a caso, ricorre più volte in Passeggeri della notte la citazione di Le notti della luna piena, il capolavoro di Eric Rohmer nel 1984 con la splendida e sfortunata Pascale Ogier, un riferimento fondamentale per l’operazione di scavo psicologico condotto da Hers, che ha in parte anche una traccia autobiografica. Interessanti, stilisticamente, la fotografia e il montaggio del film, che hanno la stessa grana visiva e un linguaggio coerente con il periodo storico narrato.

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