Senna: «Siamo consapevoli che l’unico modo per proseguire il percorso è convincersi che il bello deve ancora arrivare»

S’intitola “Tuttapposto” (Roma10 / distr. Artist First) il nuovo album dei Senna, il progetto musicale guidato da Carlo Senna e coadiuvato dal fratello Simone e da Valerio Meloni. Uscito lo scorso 1° aprile, “Tuttapposto” è un album artigianale, ricco di storie, musica e con uno sguardo all’attualità, per una sorta di diario che guarda al futuro, ma senza dimenticarsi dell’ultimo periodo vissuto. Tra il nuovo album, la pandemia, i live e il futuro, i Senna si raccontano.

Ciao Ragazzi, inizierei chiedendovi se per voi è “Tuttapposto”?

«Ciao! Forse la risposta giusta è “ni”. Nel senso che sì, siamo molto felici perché l’uscita di questo album per noi è una grandissima soddisfazione, ci abbiamo lavorato tanto e in condizioni non proprio semplicissime visti gli ultimi due anni, quindi portarlo a compimento e vederlo finalmente fuori ci riempie di contentezza; stessa cosa per l’accoglienza che sta ricevendo, che è straordinaria e che, un passetto alla volta, ci fa capire che quelli che lo ascoltano creano un legame affettivo profondo con esso. Per delle persone come noi, che vivono la musica in modo “artigianale”, è un regalo grandissimo».

Per il momento che stiamo vivendo invece, cosa non è “Tuttapposto”?

«Forse è proprio questa la parte meno allegra del precedente “ni”. La situazione generale sta migliorando, i luoghi stanno riaprendo e le persone si stanno riappropriando degli spazi comuni. Però ci sono ancora delle nuvole da qualche parte, non è una sensazione chiarissima, ma probabilmente il periodo che abbiamo attraversato ha lasciato il segno in tutti noi e passerà un bel po’ di tempo prima di potercene rendere davvero conto».

Senna – ph. Danilo D’Auria

L’album racconta gli ultimi anni che abbiamo vissuto, e che stiamo in parte ancora vivendo. Come è stato per voi vivere quel periodo?

«Dal punto di vista affettivo, è stata dura perché non era semplice vedere le persone a cui vogliamo bene, o poter passare tanto tempo insieme  a loro. Persino noi abbiamo dovuto organizzare le registrazioni tra una zona rossa e l’altra. Dal punto di vista lavorativo, quindi, abbiamo dovuto fare i conti con la realtà dei fatti e gestire bene il tempo per portare a termine il disco: il che ha rappresentato anche una sfida, che per noi però è sempre qualcosa di positivo. Il nostro modo di lavorare, in realtà, si basa molto sui limiti e sui modi che troviamo per aggirarli. Pensiamo alla registrazione analogica: noi usiamo un registratore a bobine, con 8 tracce. Non abbiamo a disposizione una tavolozza infinita, perciò guardiamo bene ciò che abbiamo a disposizione e lo sfruttiamo al massimo, cercando soluzioni sempre nuove e creative».

Raccontare la pandemia in questo album è stato come esorcizzare ciò che è stato vissuto?

«Un po’ sicuramente sì, anche se ‘tuttapposto’ non è e non vuole essere solo un diario della pandemia. Anzi, le sensazioni che l’hanno generato sono abbastanza universali, e sono state semplicemente amplificate da essa. Penso al desiderio di amore, di sicurezza, di felicità. Sono tutte cose che provavamo prima della pandemia e che continueremo a provare per sempre. Il riscontro delle persone è fondamentale in questo senso. Speriamo che l’album diventi qualcosa che rimanga forte nel tempo».

Senna – “Matematica”

Quanto è importante per voi parlare di futuro?

«Molto, perché avanti è l’unica direzione in cui possiamo andare. Il che, essendo persone nostalgiche sotto alcuni punti di vista, a volte spaventa un po’. Siamo consapevoli che l’unico modo per proseguire il percorso è convincersi che il bello deve ancora arrivare, e che il futuro non è scritto, come cantava Joe Strummer. In questo momento storico, poi, un discorso del genere diventa fondamentale. È necessario ripartire e soprattutto rendersi conto che c’è anche bisogno di cambiamenti. Gli avvenimenti più recenti dovrebbero averci insegnato che ci sono tante cose che possono essere migliorate: dobbiamo essere pronti e abbracciare il cambiamento, anzi essere noi stessi promotori di esso».

Il brano che più di tutti rappresenta questo album?

«In retrospettiva, forse ti diremmo “stalattiti” perché racchiude un po’ tutte quelle che sono le sensazioni fondamentali che raccontiamo nel disco; cercando di raccontare il periodo storico che stiamo vivendo racchiude molte caratteristiche della nostra musica: dolcezza, spontaneità, forza emotiva, attenzione ai dettagli, sperimentazione sonora, testo poetico. Guardando al futuro, invece, probabilmente ci orienteremmo su “Luna” perché è un brano che sembra raccordare gli anni della pandemia con i nuovi eventi della guerra in Europa. Quando è stata scritta non avremmo immaginato che “piangere la neve di Mosca” avrebbe assunto un significato tanto attuale in così poco tempo».

Senna – “Stalattiti”

Nel 2020 avete vinto la Targa per il ‘Miglior autore’ al Premio Bindi, ma come siete cambiati in questi due anni?

«Speriamo di essere migliorati ancora come autori e compositori di canzoni. Chiaramente è stato un grande onore ricevere un premio del genere per ‘italifornia’, così come essere stati tra i vincitori di Musicultura. Avendo pubblicato il nostro primo album ‘sottomarini’ poco prima della pandemia e avendo dovuto interrompere il tour a metà per questo motivo, questo è stato un modo per continuare a sentirci vicini a chi ci ascoltava e donava affetto e fiducia alla nostra musica. Vogliamo scrivere canzoni sempre più belle, perciò speriamo che fra due anni diremo la stessa cosa e che ciò che pubblicheremo in futuro ci dia ancora più soddisfazione».

Parlando di live, come sta andando per voi questa ripresa alla musica dal vivo?

«Stiamo ripartendo con calma, abbiamo già presentato i brani dell’album in anteprima acustica a Trieste lo scorso febbraio e il giorno stesso dell’uscita a Roma. In queste settimane stiamo definendo le date estive, che si terranno probabilmente a luglio in modo da incastrarsi bene con i nostri impegni extra-musicali (due di noi sono insegnanti e a giugno avremo gli esami). Non vediamo l’ora di annunciarle perché saranno appuntamenti davvero esplosivi, quindi vi consigliamo di tenere d’occhio la nostra pagina Instagram per restare aggiornati su questi sviluppi!»

L’obiettivo per i Senna ad oggi qual è?

«Riuscire sempre a parlare al cuore delle persone grazie alla musica. Non c’è regalo più grande che potremmo farci e speriamo che, dopo aver ascoltato l’album, con le note di ‘matematica’ che ancora risuonano nelle orecchie, nonostante tutto ci si possa sentire davvero ‘tuttapposto’».

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