Una serata all’insegna del divertimento, della musica e dell’intrattenimento, è tutto questo quello che offre e soprattutto assicura Sior Mirkaccio insieme alla sua Conventicola degli Ultramoderni. Ironia, talento, spensieratezza e improvvisazione, un’alchimia che rende unici i momenti di questo nuovo varietà e che esalta le performance dei vari artisti. La magia, la musica, la tradizione e il burlesque si alternano infatti in maniera precisa, senza diventare invadenti, senza annoiare e soprattutto senza rubare la scena alle altre esibizioni, come in un varietà in piena regola. Una famiglia – quelli delle Conventicola – dentro e fuori dal palco, che accoglie ogni visitatore e lo fa sentire a casa, proponendo un grande varietà con esibizioni mai uguali, ma con amore e passione e confermandosi sempre all’altezza. Insomma, una serata unica, adatta a tutti e per tutti, per immergersi in un sottobosco ricco di fantasia, talento, arte e cultura, mentre ci si gusta un bel drink in compagnia o in solitaria. Per Mirkaccio la parola d’ordine è Varietà e grazie ai grandi artisti protagonisti della Conventicola degli Ultramoderni, il Varietà è rispettato e il divertimento è garantito!
Caro Sior Mirkaccio, musica, magia e intrattenimento, è questa la nuova realtà del Varietà?
Musica, Magia e Danza sono l’eterna formula, dai riti più ancestrali allo spettacolo di Varietà. L’intrattenimento è un argomento un po’ più periglioso: può essere Arte o merda; occorre onestà intellettuale nel farlo e capacità di discernimento nello sceglierlo.
Questo tuo spettacolo è la dimostrazione che il Varietà fortunatamente non è morto. Qual è però lo stato di salute del Varietà?
Il Varietà è stato l’ultima forma di spettacolo popolare che abbiamo conosciuto prima dell’avvento della televisione. È stato poi assorbito dalla TV, mentre il teatro è diventato per lo più intellettuale e di nicchia. Oggi che tutto pare fruibile da remoto, con le nuove generazioni totalmente vergini di stimoli dal mondo reale, godersi lo spettacolo dal vivo diventa o torna a essere una necessità: oltre al nostro esempio, ce ne danno dimostrazione il successo dei grandi show di magia, la comicità dal vivo, i poetry slam, i busker festival e anche il teatro popolare che a Roma ha sempre un pubblico. In fondo anche questi esempi hanno punti di contatto con il Varietà, anche se con linguaggi e modi diversi. Il Varietà è poi una grande risorsa per chi lo fa: permette agli artisti di emanciparsi, di poter essere autori, interpreti e registi del proprio numero, così come di auto organizzarsi, mettersi sulla piazza e rappresenta un modo virtuoso di vivere questa nuova società fluida, giorno per giorno, sapendosi adattare.
Questo che proponi è uno show per tutti i gusti, che va a richiamare persone di tutte le età e provenienti da varie parti del mondo, anche grazie alla posizione strategica del locale. Com’è doversi confrontare con tutta questa diversità durante ogni serata?
È la cosa più stimolante perché sono naturalmente spinto a rinfrescare le esibizioni anche nel corso di una singola serata ed è una soddisfazione riuscire a comunicare e a divertire un pubblico tanto eterogeneo attraverso suggestioni, suoni e repertori così lontani da ciò che oggi viene somministrato. Ciò conferma la mia idea che targettizzare significhi sottovalutare le persone oltre che autocensurarsi inutilmente: facendo esclusivamente ciò che mi piace riesco a raggiungere chiunque, a patto che riesca a connettermi umanamente ed energeticamente con il pubblico.
L’intrattenimento è il sale dello spettacolo, ma quanto è importante l’alchimia tra voi artisti per realizzare un buon prodotto?
Le persone fanno la differenza. Con Madame De Freitas abbiamo scelto di aprire una casa dove poter interagire solo con chi ci piace sia artisticamente, che umanamente. Coloro con cui mi pregio di agire e che accompagno al pianoforte mi restituiscono sempre un’ottima energia e interazioni musicali e teatrali soddisfacenti, questa è la condizione base per scegliere con chi collaborare. Dal lato umano preferiamo accompagnarci a gente onesta e di ampie vedute, che condivida certi tratti importanti del nostro essere: ogni artista porta in scena sé stesso e il proprio mondo, senza compromessi né falsi ideologici; siamo inoltre accomunati da un’infanzia in cui la famiglia non ci appoggiava e i coetanei ci consideravano strani, per cui siamo sempre estremamente riconoscenti a chi ci sceglie per trascorrere una serata, facciamo musica e spettacolo con la speranza di fare a nostro modo del bene. Ci piace ciò che facciamo e ci divertiamo sempre moltissimo. Questo divertimento che parte dal camerino per sfogarsi sul palcoscenico è certamente coinvolgente. La cura, l’amore e il rispetto per il palco, per il repertorio e per il pubblico sono ancora più importanti.
Durante la serata – e qui torniamo al concetto dell’alchimia con il maestro Botta e tutti gli altri artisti – si passa con naturalezza da La romantica di Bisuschio ai classici come Parlami d’amore Mariù o Tanto pe’canta, da Are you Lonesome Tonight a Reginella. Come avviene però la scelta dei brani da interpretare serata per serata?
Dipende dal pubblico che ho davanti: il mio repertorio solista è di 300 brani a memoria, oltre a quelli che accompagno e ogni cantante ne ha in media una cinquantina. Chiedo spesso al pubblico che cosa vogliono fare, se vogliono cantare, ballare o limonare, se hanno da richiedere qualche canzone che gli cantava la nonna o che ha fatto innamorare i genitori, se preferiscono repertorio italiano o internazionale, se vogliono una canzone ritmata, ironica, romantica o patetica. A seconda di chi c’è, a seconda dell’orario, posso decidere di darmi al Rock’n’roll o allo Swing, o a brani soffusi e notturni come si usava nei Tabarin. In linea di massima il repertorio è entro il 1958, posso sconfinare con Bruno Martino o con l’Elvis degli anni ’70, ma in generale il mondo musicale che prediligo suonare è quello degli albori della riproduzione meccanica e non amo il pop successivo ai Beatles. Suono spesso le mie canzoni ma amo inserirle tra i classici e talvolta senza neanche rivelare che sono mie.
Anche l’alternarsi delle esibizioni è molto naturale: dalla magia e l’illusionismo alla tradizione napoletana, per passare ad uno swing seducente ed elegante e per finire con l’esibizione di burlesque. Uno spettacolo che non annoia mai e una diversità di elementi che rappresenta un punto di forza per questo nuovo varietà. Rimanere originali, attivi e sul pezzo non deve essere sempre facile…Possiamo racchiudere il pensiero su questo spettacolo come: una serata all’insegna del divertimento, con performance mai uguali alle precedenti e dove la sorpresa e l’inaspettato sono dietro l’angolo. È corretto pensarla così?
Corretto! Aggiungerei astrazione e romanticismo tra le parole chiave.
Un locale dal sapore di casa, dove fai sentire tutti a proprio agio. Anche questa accoglienza è fondamentale per la riuscita di una serata?
Ho da sempre l’attitudine a creare quello che sono solito chiamare “l’ambientino”. Sia a casa che al locale amo mettere in contatto persone diverse e accoglierle in un’atmosfera avvolgente, tra luce soffusa, musiche evocative e conversazioni appaganti. La Conventicola rappresenta perfettamente questa mia caratteristica, che condivido appieno con Madame De Freitas e con il resto del cast: come ti ho detto sentiamo molto la nostra vocazione e quindi ci viene spontaneo essere accoglienti e servizievoli con le persone che ci scelgono.
In conclusione, cosa ci dobbiamo aspettare per il futuro de La Conventicola degli Ultramoderni?
Sto per pubblicare Elisir di ULTRAMODERNITA’, un ampio lavoro discografico che raccoglie oltre venti canzoni cantate da me e Madame De Freitas, scritte in sette anni, dall’ultima stagione trascorsa al Salone Margherita fino all’ULTRAMODERNITA’. Siamo stati coinvolti in un bellissimo progetto filmico intorno alla storia del Varietà in uscita a novembre 2023. Potrete vederci e ascoltarci a settembre nella serie “Everybody Loves Diamonds”, in cui dal palco della Conventicola eseguiamo una mia canzone, Seduction. Ma il futuro più prossimo è da giovedì a sabato, con musica e spettacoli dalle 21.30 fino all’alba!
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